COSA MI E' PIACIUTO:
seconda tavola di un dittico composto anche da Divorzio all'italiana,
ha il vantaggio di non dover spendere risorse descrittive per calarci
nel clima siciliano, pur deformato da una sistematica esagerazione,
e di contare sulla stessa attrice giovane, Stefania Sandrelli, la cui
maturazione come interprete, nei due anni passati dal primo film, è
evidente. Si ripropone anche Leopoldo Trieste, al quale è affidata
la battuta più divertente, quella sulla competenza in tema di
pastasciutta ("Barone, ma voi siete veramente un esperto"
"Ma no... simpatizzante, solo un simpatizzante"). Non c'è
più Mastroianni, ma Saro Urzì venne premiato a Cannes
per questa interpretazione. Bella fotografia.
COSA NON MI HA CONVINTO: benché la sceneggiatura sia un po' più
movimentata e meno monocorde rispetto a Divorzio all'italiana,
una volta messe in tavola tutte le carte, a un terzo del film, poi si
procede per forza d'inerzia, ferma restando l'accuratezza dei dettagli.
Tutti i luoghi comuni sul senso dell'onore fra la gente del sud sono
utilizzati semplicemente come oggetto di scherno. Fare addirittura una
trilogia (il terzo film è Signore e signori) sul tema
delle corna a me pare un po' troppo.
Ho visto Sedotta e abbandonata in italiano senza sottotitoli.
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