COSA MI E' PIACIUTO:
la prima cosa che salta all'occhio è la perfezione tecnica dell'animazione
computerizzata, ma è anche la prima cosa che si dimentica, perché
l'originalità del film, e ciò è detto in sua lode,
sta altrove. Il ribaltamento sistematico delle convenzioni non è
certo una novità assoluta in ambito drammaturgico e narrativo,
anzi, sembra quasi banale ricorrervi. Ma qui non è che capìto
lo schema ci si gusta lo spettacolo e basta, perché non si sa
mai cosa aspettarsi e dove. La parodia dei film disneyani è a
tal punto mordace che in alcuni momenti sembra quasi placarsi, per rispetto
verso il modello scimmiottato, ed è proprio in quei momenti che
lo scherno si fa più feroce: si veda il modo in cui Fiona si
procura le uova per la colazione. In un passaggio poi vengono fatti
su in unico pacchetto i siparietti musicali disneyani e quei combattimenti
nei film asiatici in cui i personaggi restano sospesi in aria, immobili,
per un sacco di tempo. L'animazione non asseconda i dialoghi solo con
i labiali, ma anche con altre invenzioni (esempio: Donkey rimprovera
Shrek perché pensa solo a sé stesso, e mentre dice "me,
me, me", ad ogni "me" fa corrispondere un molle saltello).
Bravi gli attori americani, ma anche il doppiaggio italiano è
ottimo. Nell'edizione italiana al posto della torta (fatta a strati
come gli orchi) ci sono le lasagne, che fanno più ridere.
COSA NON MI HA CONVINTO: le musiche sono insignificanti.
Ho visto Shrek in inglese con i sottotitoli in italiano.
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