COSA MI E' PIACIUTO:
il film è recitato benissimo da tutti quanti, per merito tanto
degli attori quanto di Germi che sapeva sempre cosa chiedere loro. Il
ritmo è velocissimo, ma senza eccessi evidenti. E' sostanzialmente
una commedia basata sui dialoghi, frizzanti e assai ben cesellati, e
tuttavia il comparto figurativo è tutt'altro che sciatto. Benchè
vi sia una netta divisione in tre episodi, delimitati da due fermi immagine
anche se non titolati, il film conserva una salda unità di fondo,
sia narrativa che stilistica.
COSA NON MI HA CONVINTO: il cinema di Pietro Germi è sempre,
per i miei gusti, un po' troppo incline alla caricatura. Quando la caricatura
è troppo insistita cessa di essere percepita come tale, e allora
non resta che fare i conti con i contenuti di fondo. Conti che in questo
caso sono in rosso, perché qui non si parla d'altro che di corna,
e in maniera monocorde, cosicché dopo un po' il divertimento
si esaurisce, e rimane l'apprezzamento per alcuni arguti spunti linguistici
nei dialoghi (alla sceneggiatura posero mano anche Age, Scarpelli e
Flaiano), mancando sostanzialmente la componente dell'umorismo di osservazione.
La satira dei costumi, più che acuminata, risulta acre. Commento
musicale un po' troppo frivolo.
Ho visto Signore e signori in italiano
senza sottotitoli.
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