STRAPPARE LUNGO I BORDI

TITOLO ORIGINALE Strappare lungo i bordi  
ANNO 2021
PAESE Italia
REGIA Zerocalcare
GENERE Animazione
ATTORI PRINCIPALI Zerocalcare, Valerio Mastandrea 
DURATA - FOTOGRAFIA 115' - a colori
PRODUTTORE Movimenti Production e Bao Publishing per Netflix

 

 

 


Punteggio assegnato al film: **** (8,571)

Recensione del 22/12/2021

Claudio Colombo Cinetop 2022: 8,495

 

 

 

 




DI COSA SI TRATTA: un viaggio in treno, punteggiato di flashback, con due cari amici più l'armadillo, ovvero la voce della coscienza del protagonista. 

COSA MI E' PIACIUTO: il passaggio dal fumetto su carta all'animazione su schermo non ha lasciato cadere nulla della capacità di Zerocalcare di trattare temi serissimi con tono scherzoso e amenità, a volte solo apparentemente futili, col piglio del grande filosofo. La sua parlata implacabile scorre come un lungo fiume tranquillo, e i pesci vanno presi al volo. L'ideale sarebbe vedere il film una prima volta per apprezzarlo nel suo complesso, e una seconda (e ulteriori) fermando un fotogramma dopo l'altro per cogliere le infinite ghirlande di dettagli che decorano le varie scene (come ad esempio Secco che fa colazione con il Pan di Sberle). Ma le numerose trovate di Zerocalcare sono raramente fini a sé stesse, non distraggono dal racconto, e certe volte sono dei veri colpi di genio. Nell'ultimo episodio, quando parte la registrazione con la voce di Alice, gli occhi di Zero diventano bianchi, Alice, così come i suoi genitori, non sono più doppiati da Zero, ma acquisiscono la loro vera voce: è come se la realtà della vita strappasse via da Zero la sua ostinata, inespugnabile interiorità. La sequenza mi ha ricordato, amplificando la mia emozione, il racconto di un mio caro amico purtroppo scomparso qualche anno fa: sua figlia, affetta da autismo, era stata sorpresa nell'intimità della sua cameretta a parlare da sola, lei che non apriva mai bocca nemmeno a scuola; suo padre aveva registrato la sua voce e aveva portato il nastro a scuola per farlo sentire ad una sua insegnante, la quale, ascoltando per la prima volta la voce della ragazzina, era stata sopraffatta dalla commozione ed era scoppiata  in un pianto irrefrenabile. Tornando a bomba, quello di Zerocalcare non mi pare l'affresco di una generazione, ma credo piuttosto che riguardi tutti noi: lui è dotato di una sorta di evidenziatore speciale con cui ci fa notare cose che ci accomunano e che diamo per scontate ma che scontate non sono, se le osserviamo meglio. La "saga" dei bagni per gli uomini e per le donne, e la divisione in territori del suo appartamento, sono solo due esempi, forse i più esilaranti, della sua "comicità di osservazione" un po' alla Tati e un po' alla Buster Keaton.  E' difficile essere al contempo originali ed efficaci nel 2021, ma a me pare che Michele Rech, alias Zerocalcare, ci riesca benissimo.            

COSA NON MI HA CONVINTO: è un peccato che le esigenze di mercato abbiano consigliato l'autore di spezzettare il film in sei parti per poterlo presentare come una "serie", la parolina magica che tanto piace ai produttori e tanto bene asseconda l'impazienza tipica dello spettatore di oggi. Chiunque di noi gestisca un canale su YouTube può accedere alle statistiche che rivelano come la resistenza media dei visitatori si misura in una manciata di secondi. Ma Zerocalcare l'ha anche detto che personalmente avrebbe preferito presentare il suo Strappare lungo i bordi per quello che è, un vero e proprio film. 

Ho visto Strappare lungo i bordi   in italiano con sottotitoli in italiano (peraltro ignorati, ma non ho visto il film da solo).

 

 

 

 

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