COSA MI E' PIACIUTO:
il titolo è una dichiarazione d'intenti stilistici. "Straziami
ma di baci saziami" è un verso della canzone "Creola",
e tutto il film è intessuto di citazioni tratte da canzoni popolari
e di frasi tipiche del linguaggio dei fotoromanzi. L'uso di questo materiale
è calibratissimo, alternato com'è con dialoghi più
convenzionali, ma sempre molto divertenti. E spesso è anche semplicemente
la scelta dei tempi di questa alternanza che suscita il riso. Gli autori
della sceneggiatura, con Dino Risi, sono Age e Scarpelli: la qualità
dell'invenzione è molto alta, e anche il ricorso alla comicità
basata sulla storpiatura delle parole è giudizioso. Manfredi
brilla molto senza gigioneggiare, Tognazzi sordomuto è uno spettacolo
a parte, Pamela Tiffin è deliziosa e, pur doppiata vocalmente,
recita in italiano. Bella la colonna sonora fatta di canzoni dell'epoca,
un'epoca felice per la canzone italiana.
COSA NON MI HA CONVINTO: poco incisiva e troppo lunga l'ultima inquadratura.
CURIOSITA': somiglianze: la Moira Orfei del 1968
è gemella della Tosca d'Aquino di oggi; lo zio frate sembra Fidel
Castro.
Ho visto Straziami ma di baci saziami in
italiano.
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