COME VINSI LA GUERRA (The General)

TITOLO ORIGINALE The General
ANNO 1927
PAESE Usa
REGIA Buster Keaton, Clyde Bruckman
GENERE Comico
ATTORI PRINCIPALI Buster Keaton, Marion Mack
DURATA - FOTOGRAFIA 95' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD General Video
The General (Come vinsi la guerra) - Buster Keaton

 

 

The General (Come vinsi la guerra) - Buster Keaton
The General (Come vinsi la guerra) - Buster Keaton
The General (Come vinsi la guerra) - Buster Keaton
The General (Come vinsi la guerra) - Buster Keaton

 


Punteggio assegnato al film: ****½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ****½
Punteggio assegnato da voi: ****½
 The General
(1926) on IMDb

Recensione del 3/9/2004

 

 

Qualità video: più che accettabile; potrebbe trattarsi della stessa edizione trasmessa dalla Rai una quindicina d'anni fa con il commento musicale dal vivo di un pianista...
Qualità audio: qui però il pianista non c'è, e quindi non c'è audio alcuno. Sulle prima si resta spiazzati, ma poi non ci si fa più caso.
Lingue: cartelli in italiano o in inglese
Sottotitoli: inutili, potendo scegliere la lingua delle didascalie, e infatti non ci sono
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: nessun extra relativamente a questo film, ma sul secondo disco c'è un altro film: Steamboat Bill jr.

La durata, 95'30" circa, è superiore al consueto perché il film è proiettato ad una velocità "naturale". Ne risente un po' la fluidità, perché i fotogrammi sono quelli, ma ne guadagna il realismo. Stranamente la fascetta riporta una durata di 84', come riportato sia dal Mereghetti che dal Morandini, mentre IMDb indica 75' per la versione originale, e 102' (?) per quella australiana. Possibile che nessuno abbia avuto il tempo di controllare? Mica bisogna guardare tutto il film, basta andare direttamente all'ultimo capitolo. Un ultimo dettaglio: la data riportata nella tabella riassuntiva di questa scheda si riferisce all'uscita nelle sale (febbraio '27 negli Usa).

 


COSA MI E' PIACIUTO: treni che inseguono altri treni, uno spasso per me che li adoro. La creatività di Keaton fa in modo che i mille accadimenti incredibili siano nella realtà tutti possibili, e la fantasia "geometrica" del nostro batte di gran lunga, a colpi di logica superiore, le migliaia di inseguimenti in automobile visti al cinema negli 80 anni a seguire. Il treno va sulle rotaie, non è facile inventarsi tutte quelle variazioni sul tema. L'accostamento di Buster Keaton a Jacques Tati, l'unico suo erede, viene spontaneo. Alcuni momenti, più che il riso, suscitano meraviglia, aumentata dalla consapevolezza che Keaton tutte quelle acrobazie mozzafiato le ha compiute davvero, prendendo dei rischi enormi. La scena più comica è per me quella in cui Johnnie libera la fidanzata e cerca di scappare nel bosco mentre infuria il temporale (da notare l'effetto speciale della saetta tracciata - almeno così mi è parso - a mano direttamente sulla pellicola). Altro momento irresistibile è quando la ragazza, nel vivo dell'inseguimento, prende la scopa e si mette a spazzare la locomotiva. E' uno dei momenti nei quali Keaton "crea" il genere del comico d'osservazione e indossa le nobili vesti dell'umorista. Il filo conduttore dell'intero film è l'involontarietà di ogni impresa del nostro eroe, ed è un filo che - tirato con delicatezza - non si spezza mai.

COSA NON MI HA CONVINTO: nulla da dichiarare.

Ho visto Come vinsi la guerra con i cartelli in italiano (i cartelli sono molto rari, altro pregio di questo film).


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