DI COSA SI TRATTA: la vita singolare e avventurosa di Lev Termen (1896-1993), meglio noto in occidente come León Theremin, scienziato e musicista, pioniere della musica elettronica, che inventò il theremin (o teremin, o eterofono). Prelevato da agenti del KGB nel suo appartamento americano e incarcerato, fu creduto morto per molti anni.
COSA MI E' PIACIUTO:
essendo il primo compito di un documentario quello di documentare, questo film ha il merito di farlo per bene. Ci mostra Theremin e alcuni dei personaggi che lavorarono con lui, fra cui la virtuosa dello strumento Clara Rockmore (1911-1998), gli fa raccontare le loro storie, miscelando le interviste con documenti che risalgono agli anni '40, e con esemplificazioni di come il theremin è stato utilizzato nell'ambito della musica colta, ma anche di quella per il cinema e infine nel pop-rock (i Beach Boys e la loro celebre Good Vibrations). Il film più importante nella cui colonna sonora è stato impiegato il theremin è probabilmente "Giorni perduti", di Billy Wilder. Molti lo ricorderanno, senza sapere che si trattasse di un theremin. La geniale semplicità della concezione del theremin va di pari passo con la difficoltà di suonarlo: l'esecutore non tocca lo strumento, e non ha quindi alcun riferimento tattile. Commovente l'ultima parte del documentario, dove Theremin ritrova dopo tanti anni Clara Rockmore in America. Fra i personaggi intervistati c'è Robert Moog, il cui nome non può non suscitare un brivido negli appassionati di musica che furono giovani fra gli anni 60 e 70. Moog, scomparso nel 2005, ha creato lo strumento a tastiera che è passato alla storia col suo nome, ma che era basato sul concetto di produzione del suono del theremin.
COSA NON MI HA CONVINTO: sotto il profilo strettamente cinematografico i difetti non son pochi, e ci sono alcune parti troppo lente, che sembrano prolungate giusto per fare brodo.
CURIOSITA': in italiano pronunciamo theremin, o teremin, così com'è scritto, pensando che si tratti di una traslitterazione fedele del nome originale russo. In realtà il nome originale è "termen", come testimonia la grafìa in cirillico, e theremin è una francesizzazione volta a ottenere lo stesso suono. Invece la pronuncia di Moog non è "mug" ma "mòòg". Il regista di questo documentario non ha niente a che vedere con il ben più noto Steve Martin, attore brillante.
Ho visto Theremin: An Electronic Odyssey in inglese con i sottotitoli in francese.