UN'ALTRA DONNA

TITOLO ORIGINALE Another Woman
ANNO 1988
PAESE Usa
REGIA Woody Allen
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Gena Rowlands, Ian Holm, Gene Hackman, Mia Farrow, Sandy Dennis
DURATA - FOTOGRAFIA 77' - a colori
PRODUTTORE DVD MGM
Un'altra donna (Another Woman) - Woody Allen (Gena Rowlands)

 

 

Un'altra donna (Another Woman) - Woody Allen (Gena Rowlands)
Un'altra donna (Another Woman) - Woody Allen (Gena Rowlands)
Un'altra donna (Another Woman) - Woody Allen (Sandy Dennis)
Un'altra donna (Another Woman) - Woody Allen (Gena Rowlands)

 


Punteggio assegnato al film: ***
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **½
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ***½
Punteggio assegnato da voi: *****
 Another Woman
(1988) on IMDb

Recensione del 16/5/2005

 

 

Qualità video: in generale abbastanza buona, ma con un certo "rumore" in alcune scene.
Qualità audio: buona, nonostante la consueta monauralità dei film di Allen
Lingue: Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo Mono
Sottotitoli: nelle stesse lingue più l'olandese, il portoghese e, soprattutto, l'italiano
Formato video: 1.78:1 16/9
Extra significativi: nessuno

Edizione per il mercato europeo, non presente in Italia, ma reperibile su Play.com.

 




COSA MI E' PIACIUTO: il film cresce molto nella seconda parte. E' come se Allen avesse cominciato a scriverlo, partendo da un'autoanalisi, quantunque tradotta al femminile, senza sapere quale sarebbe stato l'esito della propria ricerca. E quando le idee si fanno più chiare, il film si libera dei molti schematismi che ne affliggono la prima parte, e guadagna in levità e purezza. Così la sequenza migliore non può che essere il finale, limpido ed essenziale. Ipotizzo l'autobiografismo perché Allen ha realizzato Un'altra donna quando aveva da poco varcato la soglia dei 50 anni, e il trauma del superamento di questa soglia ricorre più volte, non solo in relazione alla protagonista ("la cosa migliore nel compiere i 50 anni è che può succedere una volta sola", come dice il marito in una delle rare battute di spirito dell'intera sceneggiatura), adombrando, attraverso il personaggio del padre, la vicinanza di quell'età con la vecchiaia. Un po' come in una gara con un finale a U, dove gli atleti che imboccano il penultimo rettilineo già sono in grado di vedere, voltandosi appena, il rettilineo conclusivo, e il traguardo. Bravi gli attori (fra i quali non compare il regista), e rimarchevole la fotografia, soprattutto nella lunga sequenza del sogno.

COSA NON MI HA CONVINTO: per oltre tre quarti d'ora il film soffre di mancanza di personalità. Secondo me succede sempre quando Allen vuol fare un film alla Bergman. Perché vuole usare anche gli stessi ingredienti, in particolare la cinica schiettezza dei dialoghi, ma si vede benissimo che non è roba sua. E poi per me un Woody Allen che rinuncia al suo grandioso senso dell'umorismo è come uno Shevchenko schierato in mediana.

Ho visto Un'altra donna in inglese con sottotitoli in italiano.


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