COSA MI E' PIACIUTO:
o meglio, cosa mi piaceva (in riferimento alle innumerevoli repliche
televisive cui ho accennato sopra): un ritmo da siepista africano, implacabile,
la densissima concentrazione di battute spiritose, la verve di James
Cagney, l'originalità del soggetto. Cosa mi piace ancora? Alcune
battute, due o tre situazioni comiche (per esempio l'inseguimento da
est a ovest con l'automobile che va a pezzi, il tipo pelato che scandisce
il ritmo sbattendo una scarpa sul tavolo, mentre sullo sfondo campeggia
una gigantografia di Krusciov, l'interrogatorio di Otto, che crolla
quando gli fanno ascoltare una stupida canzoncina americana facendo
girare il disco fuori asse), il finale, che nei film di Wilder è
sempre divertente. Non la verve di James Cagney, ma piuttosto quella
di Horst Buchholz...
COSA NON MI HA CONVINTO: ... perché a me Cagney con la sua voce
sempre fuori giri, e sempre esattamente nella stessa misura, fa venire
il nervoso (tutti i doppiaggi presenti sul dvd per me sono meglio dell'originale,
che non avevo mai sentito prima d'ora). Restando agli attori, Pamela
Tiffin esagera in ogni atteggiamento, forse trascinata da Cagney, non
so. Molto meglio di lei se la cava Liselotte Pulver nel ruolo della
segretaria. Le situazioni sono spesso prevedibili, e la comicità
è affidata ad espedienti un po' vecchiotti. La satira politica,
che dovrebbe essere il motore del film, è troppo scontata per
risultare efficace. Musica tronfia.
Ho visto Uno, due, tre! in inglese con
sottotitoli in francese.
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