COSA MI E' PIACIUTO:
è un film molto divertente per molti aspetti, il più importante
dei quali è a mio parere l'eccezionale bravura degli attori.
Come commedia degli equivoci, propone numerose situazioni tipiche del
teatro brillante britannico, e la perla più luminosa della collana
è la figuraccia dell'avvocato sorpreso dalla famigliola nell'appartamento,
con la foto in cornice usata irriverentemente per coprire le pudenda.
Poi ci sono alcuni filoni che si ripropongono lungo tutto il film, come
i tentativi di far fuori la vecchietta, per citare il più riuscito.
John Cleese, quando si mette a spiegare nel suo ufficio alla sua presunta
"ammiratrice" alcuni aspetti del processo penale, sembra piombare
all'istante in un documentario della BBC. Ritmo scatenato.
COSA NON MI HA CONVINTO: il film è molto coinvolgente alla prima
visione, e inevitabilmente perde smalto nelle repliche. Rimane il divertimento,
svanisce la suspense. Uno dei contenuti più importanti, ovvero
il confronto fra la cultura britannica e quella americana, che è
quasi un genere a sé stante, non è così interessante
per un latino.
CURIOSITA': nella versione italiana Otto parla
in spagnolo per accendere il desiderio di Wanda. Nell'originale inglese
parla invece in italiano, citando ricette ("linguine primavera")
o quesiti da guida turistica ("dov'è la farmacia?").
"Las dos cúpolas de la catedral de Sevilla" diventa
un altrettanto surreale "Le due cupole grande della cattedrale
di Milano".
Ho visto Un pesce di nome Wanda in inglese
con sottotitoli in francese (sono troppo lento nella lettura di quelli
inglesi, ma perché manca l'italiano?).
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