DI COSA SI TRATTA: Charlot trova un cane che come lui dorme all'aperto. Insieme affrontano le difficoltà della vita: realizzeranno i loro sogni.
COSA MI E' PIACIUTO: poco più di mezzora di incantevole poesia porta col sorriso. E tuttavia rimane un film comico, di quelli che fanno ridere davvero nonostante la veneranda età (siamo vicini al centenario). La freschezza delle idee si abbina alla perfezione della realizzazione artistica e tecnica, nella più rigida osservanza di canoni estetici e formali che Chaplin stesso stava creando. Sono più d'una le sequenze che hanno ispirato altri cineasti: per esempio quella del ristoratore ambulante cui Charlot ruba le frittelle è stata ripresa da Villaggio in un paio dei suoi Fantozzi. Didascalie quasi assenti: non ce n'era bisogno.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
CURIOSITA': nella colonna sonora, composta da Chaplin stesso nel 1957, per simulare il canto della ragazza di cui Charlot s'innamora viene utilizzato un theremin.
Ho visto Vita da cani con
i cartelli in inglese e i sottotitoli in italiano.
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