DI COSA SI TRATTA: il ritorno (volver significa tornare) della madre di due sorelle, morta anni addietro nell'incendio della sua casa, porta alla luce una serie di terribili accadimenti familiari che si perpetuano attraverso varie generazioni, serenamente sopportati.
COSA MI E' PIACIUTO:
altro film distillato dai ricordi dell'infanzia dell'autore, dopo il controverso "La mala educación", che metteva in mostra il lato oscuro dei personaggi in un ambito apparentemente sereno. Qui, al contrario, in una realtà difficile emerge la luce di umanità che guida ogni persona nel superamento delle miserie quotidiane o straordinarie. L'universo di Volver è pressoché unicamente femminile. Penélope Cruz con la sua energia emotiva straripante ricorda immediatamente Anna Magnani. Dopo un po' compare l'attrice che è stata più volte considerata l'Anna Magnani spagnola, ovvero Carmen Maura. Verso la fine, un televisore mostra le immagini di Bellissima, con l'Anna Magnani originale. Volver è un film emozionante ma misuratissimo, come lo era Hable con ella. In entrambi i film si parla di un ritorno alla vita, ma in Volver c'era in più la difficoltà di rendere accettabile il personaggio di un fantasma in una vicenda di avvolgente concretezza. Apprezzata per l'ennesima volta la capacità di Almodóvar di far esprimere le attrici al loro meglio, è stato belle veder premiato tutto il cast femminile al festival di Cannes, dove è mancato il premio principale, al film. Tutte le volte che Almodóvar si presenta lì con un poker in mano, trova sempre qualcun altro che sciorina un colore o una scala reale. Nel '99 Tutto su mia madre fu battuto da Rosetta dei Dardenne, mentre nel 2006 vinse Il vento che accarezza l'erba di Ken Loach. Effettivamente in base alla tabella che ho adottato per dare un giudizio numerico ai film, il film di Loach prevale per pochi millesimi (9,262 contro 9,238). Fotografia coloratissima e bella musica (Alberto Iglesias), con menzione speciale per la scena in cui Penélope Cruz canta Volver, una canzone di Gardel (la voce in realtà è di Estrella Morente). Altre scene irresistibilmente commoventi sono gli incontri fra Raimunda e la madre, il primo dei quali si svolge con Carmen Maura sdraiata sotto un letto e la Cruz inginocchiata e quasi a testa in giù. Più difficile di così è impossibile, eppure... Direi che l'Almodóvar sceneggiatore e l'Almodóvar regista qui si equivalgono, e su livelli avvicinabili da pochissimi.
COSA NON MI HA CONVINTO: una lieve insistenza nell'aprire le sequenze con inquadrature di oggetti dall'alto.
Ho visto Volver in spagnolo.
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