DI COSA SI TRATTA: giovane scrittore è in crisi con la ragazza e nel lavoro. Cerca di consigliarlo per il meglio uno strano collega (W. Allen).
COSA MI E' PIACIUTO: W. Allen si prende parte del suo solito personaggio, tingendola di insolita aggressività, e lascia il resto a un suo giovane alter ego (J. Biggs). Prende per sé le battute migliori, lasciando all'altro tutti i tic e le debolezze che ben gli conosciamo (quando il giovane protagonista rovescia la birra in cucina al cospetto di un'avvenente "candidata" ricorda tanto il giovane Woody di Provaci ancora Sam con la medaglia dei cento metri e il disco coi quartetti di Bartók). Il lavoro sugli attori, compreso sé stesso, a me pare la parte migliore dell'opera. Fa da sfondo musicale la voce sempre ammaliante di Billie Holiday.
COSA NON MI HA CONVINTO: meno ammaliante la personalità della giovane Christina Ricci. C'è tanta carne al fuoco, forse anche troppa, e si fa un po' fatica alla fine a tirare le somme e a rintracciare un disegno generale. Peraltro la durata è insolita per l'ultimo Allen, quasi un'ora e tre quarti. E' uno di quei film che guadagnerebbero da una seconda visione non troppo distante dalla prima.
Ho visto Anything Else in inglese
con sottotitoli in italiano.
Questo film su Amazon.it
Woody Allen su Amazon.it