COSA MI E' PIACIUTO:
un importante regista soleva dire che tutto ciò che occorre per
fare un buon film è una storia solida e un bel finale. Qui abbiamo
un soggetto originale e interessante, e un finale che è forse
la cosa migliore del film. Abbiamo anche Jack Lemmon, se la qualità
degli attori conta qualcosa, e io penso che conti molto, e attorno a
lui uno stuolo di bravissimi caratteristi italiani.
COSA NON MI HA CONVINTO: ma sfortunatamente la legge suesposta non è
infallibile. Il finale arriva troppo tardi, dopo 138 minuti diluitissimi,
estenuanti. La metà sarebbe bastata. L'idea è sviluppata
secondo lo stile della commedia americana di 20-30 anni prima, e la
parodia dei tipici vizi italiani è di conseguenza datata, e quindi
fiacca, anche se le gag divertenti non mancano. Poco importa se l'intenzione
di Wilder era in realtà quella di mostrare come gli americani
vedono, ingenuamente, gli italiani. Avanti! arriva 12 anni
dopo L'appartamento, ma sembra molto più vecchio. Il
titolo italiano sembra quello di uno di quegli horror nostrani molto
di moda all'epoca, di solito inquietanti soprattutto per la loro bruttezza.
Perché non hanno lasciato l'originale? Temevano che si pensasse
a un film di propaganda socialista? Il collage di belle canzoni italiane,
fra cui spicca "Senza fine" (che ci crediate o no, ma perché
non dovreste crederci?, una delle musiche preferite da Herbert von Karajan),
appare stucchevolmente folkloristico.
CURIOSITA': l'attrice inglese Juliet Mills è
nata nel 1941 e ha debuttato nel cinema nel 1942. Precoce, nevvero?
C'è Pippo Franco in una parte molto breve ma divertente, e c'è
Janet Agren nel ruolo di una silente, procace infermiera.
Ho visto Che cosa è successo tra mio
padre e tua madre in inglese con sottotitoli in francese.
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