COSA MI E' PIACIUTO:
è uno dei film più spassosi di Allen, con numerose scene
celebri. Ricorderò, fra le migliori, i dialoghi di Allen con
la ragazza sul "dare", il "ricevere", e ciò
che manca in lui per il buon funzionamento del loro rapporto; la discussione
coi suoi genitori in sala operatoria, alla fine della quale il padre
lo invita a completare l'intervento in corso per dimostrargli che può
ereditare l'ospedale; il primo discorso del nuovo presidente di San
Marcos ("d'ora in poi, la lingua ufficiale sarà lo svedese,
la biancheria intima dovrà essere cambiata ogni trenta minuti,
e indossata sopra, per favorire i controlli, e tutti coloro che hanno
meno di 16 anni, avranno 16 anni"); la tortura con l'operetta;
il processo, dove Allen dapprima s'interroga da solo, e poi, legato
e imbavagliato, induce una testimone a suo carico a ritrattare, in preda
a una crisi isterica. Ci sarebbe molto altro, ma così rischio
di raccontare tutto il film. La carica satirica è piuttosto forte,
quasi aggressiva. Vi sono diverse citazioni cinematografiche, alcune
velate (il collaudo dell'attrezzatura da palestra-ufficio, che si riferisce
a Tempi moderni; l'arpista nell'armadio,
che è una classica gag di Mel Brooks, anche se in realtà
le migliori parodie di Brooks sono posteriori a Bananas), altre
smaccate (la carrozzina che rotola giù per le scale).
COSA NON MI HA CONVINTO: un paio di sequenze comiche un po' fiacche
e in definitiva inutili. Nonostante ciò il film è piuttosto
corto. A proposito del titolo italiano: cosa c'era di sbagliato nel
lasciare il titolo originale così com'era?
CURIOSITA': una delle prime apparizioni sul grande
schermo di un giovanissimo Sylvester Stallone.
Ho visto Il dittatore dello Stato Libero di
Bananas in inglese con i sottotitoli in italiano, abbastanza ben
fatti.
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