BARRY LYNDON

TITOLO ORIGINALE Barry Lyndon
ANNO 1975
PAESE Gran Bretagna
REGIA Stanley Kubrick
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Ryan O'Neal, Marisa Berenson, Patrick Magee, Hardy Kruger, Diana Koerner, Leon Vitali
DURATA - FOTOGRAFIA 177' - colore
PRODUTTORE DVD Warner "Stanley Kubrick Collection"
Barry Lyndon - Kubrick

 

 

Barry Lyndon - Kubrick
Barry Lyndon - Kubrick
Barry Lyndon - Kubrick
Barry Lyndon - Kubrick

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ****½
Punteggio assegnato da voi: ****½
 Barry Lyndon
(1975) on IMDb

Recensione del 20/10/2006

 

 

Qualità video: molto buona. Una festa di colori senza esasperazioni artificiose.
Qualità audio: buona.
Lingue: Inglese, Italiano 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, rumeno, bulgaro, italiano per non udenti
Formato video: 1.59:1  16/9 (secondo la fascetta, mentre il mio lettore sul pc dice 4/3)
Extra significativi: -


COSA MI E' PIACIUTO: questo è l'unico film di Kubrick per il quale da parte mia non è stato amore a prima vista. Penso che le ragioni siano sostanzialmente due: la bellezza figurativa soggiogante, che può creare una barriera fra il fruitore e la comprensione dei significati del racconto, della psicologia dei personaggi e della loro interazione; il doppiaggio, che pur rispettando la lettera arriva a stravolgere la percezione di alcune situazioni. Per esempio, la scena di Barry Lyndon al capezzale del figlioletto nell'edizione italiana sembra la parodia di una tragedia, ed io mi ero spinto al punto di censurare la scelta di Kubrick di stilizzare quella situazione. La visione del film in lingua originale ha sistemato tutto, permettendo soprattutto di apprezzare la sottigliezza della struttura psicologica e sociologica del racconto. Fra le scene più impressionanti, il violento litigio di Barry con il figliastro, in cui è come se la staticità della rappresentazione improvvisamente esplodesse, e la sequenza girata con l'ausilio della sola luce delle candele, utilizzando un'ottica eccezionalmente luminosa montata su una macchina speciale, recuperata e adattata per la circostanza: si noterà come la profondità di campo sia ridotta a pochi millimetri, sicché gli attori sono costretti praticamente all'immobilità. Non essenziale, certo, ma un gran pezzo di bravura. L'accuratezza e la consapevolezza nella scelta delle musiche (di vari autori classici, in parte adattate) sono tali da prevedere l'accoppiamento del cartello di intervallo fra le due parti (ascesa e caduta) con l'incipit di un Impromptu di Schubert. L'intervallo cade a un'ora e trentotto minuti.

COSA NON MI HA CONVINTO: la presenza di un intervallo "ufficiale" suggerisce il sospetto che lo stesso Kubrick considerasse il rischio dell'eccessiva lunghezza, ma non sapesse dove tagliare. Ma è solo un sospetto, e comunque io non me la sentirei di indicare una sequenza inutile in Barry Lyndon, anche se una maggiore concisione soprattutto nella parte centrale non l'avrei disprezzata.

Ho visto Barry Lyndon in inglese con sottotitoli in italiano.


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