COSA MI E' PIACIUTO:
non c'è nessuno dei tre episodi che io prediliga rispetto agli
altri: sono molto diversi fra loro, per gli argomenti trattati e anche
dal punto di vista stilistico. Il primo episodio, "In Vespa",
colpisce il cicloturista che è in me perché trasmette
il piacere che si prova a girare su un mezzo lento guardandosi attorno
e cercando di interessarsi alle cose che di solito nessuno guarda. Divertentissimi
gli episodi dell'incontro casuale con Jennifer Beals e della visione
del film "Henry pioggia di sangue", con la susseguente vendetta
verso il critico che parlandone bene aveva indotto Moretti ad andarlo
a vedere. In effetti di Henry ha parlato bene la maggior parte
dei critici. Per esempio lo elogia Paolo Mereghetti, che nella scheda
contenuta nel suo Dizionario fa riferimento alla citazione di Moretti
e alla sua critica ai critici. Allora pensavo poi che per ripicca lo
stesso Mereghetti stroncasse Caro Diario, e invece gli assegna
il massimo dei voti. Ho trovato molto toccante l'omaggio a Pasolini,
con il commento musicale di Keith Jarrett (Concerto di Colonia). Nel
secondo episodio è esilarante l'innamoramento dello studioso
per la televisione, che fino a quel momento dichiarava di odiare. Bellissimo
il personaggio del sindaco di Stromboli interpretato da Antonio Neiwiller,
purtroppo scomparso nel corso dello stesso anno. E da ricordare anche
i figli unici di Salina, l'isolamento assoluto di Alicudi ("Qui
c'è una calma terribile", scrive Moretti sul suo diario),
e l'organizzatrice di feste ispirate al cattivo gusto che fa scappare
Moretti e il suo amico da Panarea pochi secondi dopo avervi messo piede.
E anche i quattro calci al pallone in perfetta solitudine (può
mancare il pallone in un film di Nanni Moretti?). Il terzo episodio
è un diario fedele e costernante della malattia di Moretti, ma
è anche il racconto di quanto è successo o potrà
succedere a molte altre persone. Apprezzabili le musiche originali di
Nicola Piovani, ma anche la scelta degli altri brani e la loro utilizzazione.
La regia di Moretti mi sembra più accurata che nei suoi film
precedenti. Non a caso la giuria di Cannes gli ha accordato giustappunto
il premio per la regia. Da segnalare infine la fotografia nel secondo
episodio.
COSA NON MI HA CONVINTO: dettagli irrilevanti, non vale nemmeno la pena
accennarvi.
CURIOSITA': partecipano al film Marco Paolini
(prima che diventasse famoso per la trasmissione televisiva del suo
monologo sulla tragedia del Vajont) e Moni Ovadia. E poi c'è
una cosa che mi piacerebbe sapere: ma Nanni Moretti è davvero
così stonato, lo è solo un pochino, ma si diverte a esagerare,
o non lo è affatto e ci prende innocentemente in giro?
Ho visto Caro diario in italiano.
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