COSA MI E' PIACIUTO:
è il film in cui Woody Allen riesce meglio a fondere la commedia
e il dramma, in modo naturale, senza ricorrere all'ambiguità
della scrittura, e non programmaticamente. E' un'opera ricolma di contenuti
sui quali vale la pena di riflettere molto, recitata magnificamente
da tutti, impreziosita dalla fotografia di Sven Nyqvist, e da una delle
più strepitose battute di tutto il cinema di Woody Allen, quella
sulla restituzione della lettera d'amore, alla quale l'innamorato respinto
(Allen) replica: "Forse è meglio così, l'avevo copiata
quasi tutta da James Joyce. Probabilmente ti sarai chiesta il motivo
dei riferimenti a Dublino". Martin Landau, che è l'interprete
principale, è eccezionale nei panni dell'uomo di successo tormentato
dai sensi di colpa. Per chi non l'avesse riconosciuta, la moglie dell'oculista
è Claire Bloom, la ballerina di Luci della ribalta.
Quando si discute su quali siano i film più riusciti di Woody
Allen (esercizio stimolante perché riferito a un regista che
fa più di un film all'anno da quasi 40 anni), raramente Crimini
e misfatti viene preso in considerazione. A torto, secondo me.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
Ho visto Crimini e misfatti in inglese
con i sottotitoli in italiano.
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