COSA MI E' PIACIUTO:
una delle più belle interpretazioni del ciclo, quella di Maria
Koscialkowska; il collage naturale di luci, ombre, disegni e colori
nella scena del ritorno alla casa dove quarant'anni prima si svolsero
i fatti di cui si parla; un bel finale aperto, malinconico e sereno,
che si limita a suggerire. Vi sono legami espliciti con almeno altre
due storie del Decalogo, quella del secondo film, che viene raccontata
da una studentessa, e quella dell'ultimo (i filatelici). Ricompare il
testimone silenzioso: è uno studente.
COSA NON MI HA CONVINTO: sotto il profilo della scrittura, e dell'originalità
del soggetto, è il film più debole del ciclo. Gli autori
fanno riferimento qui più che altrove all'ambiente che accomuna
i dieci film, come se temessero che quest'ottavo episodio venga percepito
come estraneo. Il collegamento con l'ottavo comandamento appare molto
fragile.
Ho visto Decalogo, 8 in italiano. Purtroppo
questa edizione non offre l'audio originale.
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