COSA MI E' PIACIUTO:
benché sembri costruito essenzialmente sulle situazioni, vanta
le sue doti migliori sotto l'aspetto figurativo. Il livello degli interpreti
è molto elevato, sia per le qualità proprie degli attori,
sia per la ben nota abilità di Pietro Germi nel guidarli. La
voce fuori campo di Mastroianni si fonde bene con i dialoghi; a differenza
di quelle delle due interpreti femminili, non è doppiata. La
Sandrelli fa affidamento sulla sua avvenenza, che come ha detto recentemente
fu il motivo essenziale della scelta di Germi per il ruolo di Angela:
è troppo modesta, perché già qui s'intravvede la
sua statura d'interprete, per quel poco che il ruolo le consente.
COSA NON MI HA CONVINTO: pur non negando la presenza di situazioni divertenti,
e la levigatezza dei dialoghi (la sceneggiatura ottenne l'Oscar), lamento
l'angustia tematica, che porta ad un'estrema ripetitività. La
narrazione non muta mai di passo. Nel passaggio dalla scrittura alla
realizzazione si perde qualcosa per strada. E Germi secondo me è
sempre un po' troppo incline al macchiettismo.
Ho visto Divorzio all'italiana in italiano senza sottotitoli.
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