DI COSA SI TRATTA: a Belfast, il capo di una organizzazione irlandese (non meglio precisata) fugge dal carcere e guida una rapina, che però finisce male.
COSA MI E' PIACIUTO:
colpisce per le continue invenzioni figurative realizzate attraverso un magico bianco e nero e per il montaggio irrequieto ma limpido. La composizione di ogni inquadratura meriterebbe di essere studiata. Apprezzabile l'umorismo sottile e non esibito che punteggia anche alcune scene di natura prettamente drammatica.
COSA NON MI HA CONVINTO: la vicenda del protagonista alla lunga sbiadisce a causa dell'invadenza delle figure di contorno, quasi integralmente e troppo marcatamente connotate da valori morali negativi. Alla fine, se tutti sono cattivi, nessuno è cattivo. L'andamento della narrazione ricorda quei centrocampisti eleganti e precisi che però non sanno cambiare passo, né quindi volto alla partita che stanno giocando.
Ho visto Il fuggiasco in inglese con
i sottotitoli in italiano.