COSA MI E' PIACIUTO:
i dialoghi sono fra i più riusciti di Allen, le battute memorabili
non si contano. Diane Keaton, cui è dedicato il titolo originale
(Hall è il suo vero cognome), è deliziosa, perfino quando
canta (anche se più per le mille sfumature di espressione del
suo volto che per la voce), mentre Woody Allen ha saputo abbandonare
gli aspetti clowneschi che ne caratterizzavano la recitazione nei suoi
primi film ("quelli comici") per raggiungere una sobrietà
- dagli effetti ugualmente esilaranti - che lo accompagna felicemente
fino ai nostri giorni. Nonostante l'aspra quantunque non insistita satira
del modo di vivere dei californiani, questo sarà l'unico suo
film a vincere l'Oscar.
COSA NON MI HA CONVINTO: manca qui la coesione che renderà Manhattan,
due anni più tardi, un capolavoro assoluto. Forse si avverte
la rinuncia a moltissimo del materiale girato, e rimane qualche salto.
La scena a cartoni animati mi è parsa abbastanza inutile.
Ho visto Io e Annie in inglese con sottotitoli
in italiano (e con quelli in inglese per alcuni giochi di parole intraducibili
se non con inefficaci acrobazie).
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