COSA MI E' PIACIUTO: la seconda parte di Ivan
il Terribile è più cinematografica della prima, e altresì
più pittorica e meno teatrale. Soprattutto nei primi 15' ci sono
alcune sequenze vertiginose pur nella loro relativa staticità,
in virtù della sola composizione del quadro assecondata dall'uso
sapiente delle luci. Vi sono anche alcuni buoni spunti umoristici che
mancavano nel primo episodio, e la musica di Prokofiev ha qui maggior
rilievo, e una migliore adesione alle immagini e allo sviluppo del racconto.
Sempre bravissimo Cerkasov.
COSA NON MI HA CONVINTO: come ho già accennato,
vi sono nel finale due sequenze a colori, per un totale di quasi un
quarto d'ora. Peccato che di tutti i colori che una pellicola può
riprodurre, qui sia rimasto solo il rosso. Chissà che gli altri
non siano stati censurati dal Comitato Centrale del PCUS. A parte gli
scherzi, l'inserto cromatico non è motivato, e l'uso delle luci,
che ho elogiato nei pro, qui rimane immutato, con esiti tutt'altro che
felici. Pare che la pellicola a colori, Agfa, fosse parte del bottino
di guerra, ma non vedo perché il maestro dovesse servirsene ad
ogni costo. Forse considerava quelle sequenze come un'introduzione alla
terza parte, prevista interamente a colori, che però non fu mai
girata? L'alternanza di bianconero e colore verrà poi usata da
Tarkovsky in modo assai più consapevole. La canzone intonata
per il figlio dalla zia di Ivan in due momenti molto diversi non sortisce
l'effetto desiderato: forse è la melodia a non essere adatta.
Ho visto La congiura dei boiardi in russo
con i sottotitoli in italiano.
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