COSA MI E' PIACIUTO:
è uno dei film più angoscianti che io abbia mai visto,
e contiene una delle scene più terrificanti che io ricordi, benché,
e anzi a maggior ragione per questo motivo, non si veda assolutamente
nulla: dura pochi secondi, forse meno di dieci, ma ha tutte le caratteristiche
di un autentico incubo, musica compresa (quattro note in croce, ma terribilmente
appropriate), di quelli che ti piombano tra capo e collo senza preavviso
mentre stavi sognando la cosa più serena e inoffensiva che la
tua mente potesse concepire. Ho visto La conversazione questa
sera per la terza volta (non lo vedevo da una quindicina d'anni), ma
le emozioni sono intatte, anche se la conoscenza della trama qualcosina
inevitabilmente toglie nelle visioni ulteriori, in cambio però
dell'offerta di nuovi punti di vista che aiutano ad apprezzare ancor
meglio questo capolavoro, e a riflettere più a fondo su ciò
che suggerisce. E' un'opera fruibile a più livelli, anche semplicemente
come film d'azione, pur con i suoi ritmi dilatati, e quindi non dovrebbe
annoiare nessuno. Oggi, nel maggio del 2004, La conversazione
è un film persino più attuale di quando uscì trent'anni
or sono. Grandissimo Gene Hackman, belle le musiche (David Shire).
COSA NON MI HA CONVINTO: il film non c'entra, anzi. Solo mi chiedo che
cosa aspetti la Miramax a distribuire questo eccellente dvd anche in
Italia. A chi come me preferisce ascoltare i dialoghi nella lingua originale,
meglio ancora con l'ausilio dei sottotitoli, il rimedio alla grave lacuna
l'ho già suggerito qui sopra.
CURIOSITA': il giovanissimo Harrison Ford assomiglia
stranamente a Giancarlo Marocchi, ex-calciatore e ora dirigente del
Bologna.
Ho visto La conversazione in inglese con i sottotitoli
in italiano.
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