LA DONNA DI PARIGI

TITOLO ORIGINALE A Woman of Paris
ANNO 1923
PAESE Usa
REGIA Charles Chaplin
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Edna Purviance, Carl Miller, Adolphe Menjou, Lydia Knott
DURATA - FOTOGRAFIA 91' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Elleu
La donna di Parigi (A Woman Of Paris) - Chaplin

 

 

La donna di Parigi (A Woman Of Paris) - Chaplin
La donna di Parigi (A Woman Of Paris) - Chaplin
La donna di Parigi (A Woman Of Paris) - Chaplin
La donna di Parigi (A Woman Of Paris) - Chaplin

 


Punteggio assegnato al film: ****½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ***½
Punteggio assegnato da voi: ****
 A Woman of Paris: A Drama of Fate
(1923) on IMDb

Recensione del 3/12/2004

 

 

Qualità video: fiacca. L'immagine è un po' appannata, e non giova il rallentamento fino a raggiungere la durata di 91', dagli 84' originali. In particolare l'ultima inquadratura è rallentatissima.
Qualità audio: la colonna sonora, basata sulle musiche di Chaplin, è stata registrata nel 1976, e nonostante ciò sembra risalire ad almeno 20 anni prima. Ma la cosa più grave è che per assecondare l'allungamento del film è stato fatto un lavoro di collage, con ripetizioni arbitrarie di singole frasi musicali che non rispettano alcuna regola, né tantomeno le esigenze del buon gusto. La fascetta parla di un Dolby Digital 2.0. Sarà.
Lingue: cartelli in italiano
Sottotitoli: -
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: schede di testo. Sullo stesso disco c'è anche Il circo.


COSA MI E' PIACIUTO: recentemente, dovendo citare un esempio di film muto stilisticamente atemporale, ho pensato a La donna di Parigi. Perché è un film modernissimo nella scrittura, nella recitazione, nella regia, nel montaggio. Tecnicamente non ha nulla da invidiare al cinema di oggi, e artisticamente è la maggior parte del cinema di oggi che ha molto da invidiare a questo film del 1923, che a mio parere è già il cinema come lo intendiamo oggi, molto più di quello dei coevi maestri tedeschi come Murnau, le cui opere sono altrettanto fertili di suggerimenti per il futuro, ma non sono così mature. La naturalezza delle scene "distensive" è sorprendente, come è emozionante la verità delle sequenze drammatiche. Fra gli attori emergono la splendida Edna Purviance, che praticamente - fatte salve alcune piccole partecipazioni - si ritirò dalle scene soltanto tre anni più tardi, dopo aver lavorato in circa venti film di Chaplin, e Adolphe Menjou, che ritroveremo 34 anni più tardi in un altro ruolo impregnato di cinismo in Orizzonti di gloria di Kubrick. L'umorismo chapliniano è presente anche in quest'opera drammatica, ma come in Monsieur Verdoux, è intriso di amarezza al punto che le poche scene dichiaratamente umoristiche, come le chiacchiere delle amiche durante il massaggio, o la corsa di Marie per recuperare la collana di perle che ha appena gettato dalla finestra, risultano quasi più dolorose del resto.

COSA NON MI HA (MAI) CONVINTO: la recitazione di Carl Miller (Jean) è un po' più convenzionale; ma forse è solo la strepitosa bravura degli altri che ce lo fa notare.

CURIOSITA': perché in italiano abbiamo LA donna di Parigi? UNA donna di Parigi non solo sarebbe stato più rispettoso dell'originale, ma mi pareva che sonasse altresì più elegante e più efficace.

Ho visto La donna di Parigi con i cartelli in italiano (altra possibilità non era data).

Qualcuno che abbia visto il film nella più recente versione della Warner sarebbe così gentile da scrivermi due righe per comunicarmi le sue impressioni?


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Nota sulle immagini