Punteggio assegnato al film: ***** Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½

Recensione del 12/11/2004

Qualità video: abbastanza buona. C'è qualche piccolo taglio, che si nota ma non disturba la comprensione di alcuna scena. Qualità audio: la traccia inglese è registrata a un volume piuttosto basso, ma è sempre perfettamente intelligibile. Quella italiana 5.1 è ovviamente migliore. Lingue: Inglese 1.0, Italiano 1.0 e 5.1 Sottotitoli: in inglese, escludibili. Formato video: 1.33:1  4/3 Extra significativi: intervista di una dozzina di minuti a Frank Capra jr, figlio del regista. Ci dà qualche notizia sugli inizi di carriera del padre, ma non ci dice nulla di importante su questo film, commentato invece brevemente e in modo poco interessante da una nota di testo.

COSA MI E' (SEMPRE) PIACIUTO: ho visto questo film stasera per la settima o l'ottava volta, e se sbaglio a contare l'errore è certamente per difetto. Saprei elencare esattamente la sequenza delle scene, e impegnandomi un po' forse sarei in grado di scrivere tutti i dialoghi. Perché tutto ciò? Perché questo capolavoro sa ancora commuovermi - anzi, ogni volta ci riesce meglio - e mi suggerisce sempre qualcosa di nuovo? La vita è meravigliosa sembra avere la capacità di crescere in noi, insieme a noi. Forse perché dice cose semplici, che riguardano ognuno di noi, in un modo semplice: la morale è addirittura scritta nero su bianco sul libro che Clarence lascia a George Bailey. Personalmente porto questo film nella mia mente come un santino al quale rivolgermi nei momenti di difficoltà, e quando occorre, pensandovi, mi sento autenticamente rinfrancato. E' per me l'equivalente cinematografico di quanto rappresenta in letteratura Le petit prince, di cui ho una pagina appesa nella mia stanza che amo rileggere spesso, di solito ad alta voce, sebbene la conosca ormai a memoria. Ecco perché, siccome non vedevo La vita è meravigliosa da almeno quattro anni, sentivo crescere in me una sorta di crisi di astinenza. Se dovessi indicare un film che rappresenti al meglio l'arte di Frank Capra, sceglierei senza dubbio questo, e lo stesso discorso vale per James Stewart.

COSA NON MI HA (MAI) CONVINTO: quando Clarence mostra a George Bailey come sarebbe stata la vita di Bedford Falls senza di lui, quasi gli manca il coraggio di rivelargli che Mary, sua moglie, è rimasta zitella. E lo dice come se parlasse di una malata terminale, o di una sciagurata che ha ucciso i suoi bambini per cibarsene. Sinceramente mi pare che la classifica delle disgrazie meritasse altri leader.

CURIOSITA': nella versione italiana Stewart, nel finale, continua a ridacchiare come un ebete, mentre in realtà il suo è un dolcissimo e silenzioso sorriso di stupore.

Ho visto La vita è meravigliosa in lingua originale con i sottotitoli in italiano.

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