COSA MI E' PIACIUTO:
un filo invisibile ma solido lega l'autore letterario di riferimento,
Giuseppe Pontiggia, che ha scritto un libro citato nel film che tratta
del rapporto con il figlio disabile, lo sceneggiatore principale, Stefano
Rulli, che trae spunto dalla sua esperienza analoga, e il giovane Andrea
Rossi, che è realmente disabile e condivide con il personaggio
di Paolo i problemi quotidiani ma anche gli slanci di entusiasmo e di
umanità. Alla fine ripete al padre che piange: "Non se fa
così". E' lui a spiegare a chi dovrebbe proteggerlo come
si affronta la vita, in un epilogo che ricorda quello de Il ladro
di bambini, a mio parere il capolavoro di Amelio. La scena più
forte cade a un'ora e 17': il personaggio interpretato dalla bravissima
Charlotte Rampling (abile anche nell'esprimersi credibilmente in una
lingua straniera), parlando della figlia gravemente menomata dalla nascita,
pronuncia la terribile frase "Perché non muori?", nell'ambientazione
raggelante di suo di una stazione del metro di Berlino semideserta.
Si notano alcuni segni peculiari della scrittura di Rulli e Petraglia,
come l'inquadratura simultanea di due volti, di cui uno in primo piano
e l'altro sullo sfondo, atteggiati in modo da sembrare appartenenti
a due realtà diverse; la fuga al nord (la stessa Norvegia de
La meglio gioventù); i contesti inconsueti, come la
pista da biathlon con sci a rotelle. Kim Rossi Stuart sembra essere
il tipico attor giovane troppo bello per essere anche bravo, e invece
è anche bravo, toh.
COSA NON MI HA CONVINTO: il problema nella ripresa dei dialoghi, cui
accenno parlando della qualità audio del dvd, è probabilmente
una pecca tecnica del film. Errore di continuità: Paolo si mette
in bocca una quantità industriale di patatine fritte, e dopo
un rapido campo-controcampo è già sparito tutto. Vabbe',
sono sciocchezze.
CURIOSITA': fra le scene tagliate che possiamo
vedere in questo dvd ce ne sono alcune che vedono protagonista la madre
(Charlotte Rampling) alle prese con la figlia. Non è che le scene
non funzionassero in sé, come anche una sequenza in cui Paolo
ha una crisi di epilessia, ma la loro inclusione nel montaggio finale
avrebbe tolto vigore drammatico alla scena della stazione.
Ho visto Le chiavi di casa in italiano.
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