COSA MI E' PIACIUTO:
se ne Il sorpasso la società italiana, a bordo delle
sue belle scatolette rombanti, aveva preso ad accelerare pericolosamente,
nel 1979 la velocità di crociera si è azzerata. Giovannella
Grifeo canta:
"Ingorgo, momento per capire" (le belle musiche sono del
grande Fiorenzo Carpi). Siamo nel 2007: o il momento perdura, oppure è passato
e non abbiamo capito nulla. O meglio, VOI non avete capito niente,
mentre io sono uno splendido ciclista (chiedo scusa a Nanni Moretti
per il prestito gratuito). Sono sempre un po' sospettoso al cospetto
di film con un cast così sgargiante, ma qui Comencini, coadiuvato
da Maccari, riesce ad assegnare a ciascuno una storia abbastanza amara
e crudele perché nessuno rimanga ai margini di questo museo
degli orrori. Il film sembra essere più lungo di quanto non
sia realmente, e data la situazione si tratta di un merito ulteriore.
Uno striscione "Forza
Italia" davanti a un cumulo di rottami rende probabilmente il
film difficilmente programmabile oggi sulle nostre reti televisive.
E pensare che c'è un personaggio (quello di Alberto Sordi),
che ricorda così
tanto un certo politico e imprenditore di oggidì... Molto bravi
anche i comprimari, fra i quali vorrei segnalare Orazio Orlando e Gianni
Cavina.
COSA NON MI HA CONVINTO: nessuna occasione per addolcire la pillola
viene colta. Per me è un pregio, anche se si esce dalla
visione con un certo senso di nausea purtroppo giustificato dall'identificazione
con la realtà, ma per qualcuno potrebbe essere un difetto.
Certamente questo film non ha goduto del successo che avrebbe,
a mio parere, meritato.
Ho visto L'ingorgo in italiano.
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