COSA MI E' PIACIUTO:
è cronologicamente il primo grande capolavoro del cinema parlato.
Ci viene da un regista che aveva già fatto alcuni film di notevole
importanza, ma che trova il culmine della sua ispirazione con quest'opera,
che contiene molti elementi di originalità. L'ellissi, cioè
il far capire qualcosa mostrando qualcos'altro, che è uno strumento
tipico del cinema muto, trova qui un'inaudita potenza espressiva con
l'ausilio dell'improvvisa mancanza di suoni: le scale deserte, l'orologio
a muro, il piatto vuoto, il fantoccio di gomma, e più avanti
i locali del palazzo dove si è rifugiato il mostro, e la vecchia
distilleria abbandonata, il silenzio tombale poco prima dell'irruzione
della polizia... Poi c'è il montaggio parallelo che accosta due
vicende simili ma contrastanti: la riunione della polizia e quella dei
malviventi che organizzano la caccia all'assassino; i malviventi che
lavorano per cercare il mostro, e questi che lavora per produrre un
utensile che gli permetta di uscire. La lettura o il racconto illustrati
da una serie di immagini statiche, come una serie di diapositive. La
"cattura" dell'anziano signore scambiato per l'assassino,
con la frenesia della gente inferocita che monta inarrestabilmente resa
con una verosimiglianza spaventosa. Il motivo del Peer Gynt di Grieg
fischiettato dall'assassino, che fa percepire la sua presenza anche
senza mostrarlo, ponendoci nelle stesse condizioni dell'ambulante cieco
che lo smaschera. L'idea è resa più suggestiva dall'assenza
di una vera colonna sonora. Ci sono bellissime invenzioni figurative,
dovute ad insolite composizioni dello scenario (per esempio le vetrine,
o i già citati locali deserti) o ad altrettanto insolite angolazioni
di ripresa. E in un contesto così tremendo non mancano alcuni
preziosismi umoristici. Peter Lorre bravissimo, e in particolare stupefacente
nella scena in cui una preda che già pregustava gli viene sottratta
in extremis. E' una di quelle opere che destano viva commozione indipendentemente
dai contenuti narrativi, anche soltanto nella contemplazione del loro
valore.
COSA NON MI HA CONVINTO: o meglio cosa non mi convinceva. Prima di vedere
la versione restaurata, mi chiedevo come potesse essere trascurata la
colpa di quei genitori che sapendo della presenza in città di
un collezionista di bambine lasciavano ancora girare i loro cuccioli
senza controllo. Eh, già, ma mancava la sequenza finale.
CURIOSITA': Peter Lorre non sapeva fischiettare,
perciò il motivo del Peer Gynt in realtà è "eseguito"
da Fritz Lang.
Ho visto M in tedesco con i sottotitoli in italiano
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