COSA MI E' PIACIUTO:
per chi lo ha già visto almeno una volta, è un raro piacere
analizzare ogni sequenza e ogni dialogo col senno di poi, e condividere
il divertimento di chi l'ha scritto nel preparare le trappole per gli
ignari spettatori, che avranno di che rabbrividire. Gli spettatori informati
dei fatti rabbrividiranno altrettanto, ma in momenti diversi. E' uno
dei maggiori punti di forza del cinema di Hitchcock: i suoi film non
smarriscono nel corso delle visioni ulteriori il loro bagaglio di tensione,
che semmai si trasforma. Il fiume sotterraneo dell'umorismo hitchcockiano
qui sale in superficie in una sola occasione: il poliziotto chiede alla
signorina Crane perché si è addormentata in macchina e
non è invece andata in un motel, che è più
sicuro. Perkins è uno psicopatico meraviglioso. Musiche
di Bernard Herrmann diventate leggendarie, con l'invenzione di quello
che comunemente oggi viene chiamato "effetto Psycho": gli
archi acuti dissonanti associati all'arma da taglio.
COSA NON MI HA CONVINTO: le figure dell'ex fidanzato e della sorella
sono un po' stinte. La scena della spiegazione dello psichiatra non
tiene abbastanza conto del fatto che forse i due tipi cui ho testé
accennato dovevano essere più scossi per le notizie riguardanti
Marion Crane che non interessati al caso psichiatrico.
CURIOSITA': per quale ragione il titolo italiano
è uguale all'originale ma senza la acca? Il bianco e nero si
attaglia perfettamente al clima... certo però che il rosso, per
la scena della doccia, avrebbe fatto comodo. Ci ha pensato anche Mel
Brooks, che ha rifatto la scena uguale in Alta
tensione con uno "stramaledetto giornale" al posto
del coltello e di conseguenza con l'inchiostro al posto del sangue.
Ho visto Psyco in lingua originale con
i sottotitoli in francese.
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