QUELL'OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO

TITOLO ORIGINALE Cet obscur objet du désir
ANNO 1977
PAESE Francia
REGIA Luis Buñuel
GENERE Commedia
ATTORI PRINCIPALI Fernando Rey, Carole Bouquet, Ángela Molina, Julien Bertheau, André Weber, Milena Vukotic
DURATA - FOTOGRAFIA 99' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD San Paolo per Ciak "Cult Movie"
Quell'oscuro oggetto del desiderio (Cet obscur objèct du desir) - Luis Buñuel (Fernando Rey, Ángela Molina, Carole Bouquet)

 

 

Quell'oscuro oggetto del desiderio (Cet obscur objèct du desir) - Luis Buñuel (Fernando Rey, Ángela Molina, Carole Bouquet)
Quell'oscuro oggetto del desiderio (Cet obscur objèct du desir) - Luis Buñuel (Fernando Rey, Ángela Molina, Carole Bouquet)
Quell'oscuro oggetto del desiderio (Cet obscur objèct du desir) - Luis Buñuel (Fernando Rey, Ángela Molina, Carole Bouquet)
Quell'oscuro oggetto del desiderio (Cet obscur objèct du desir) - Luis Buñuel (Fernando Rey, Ángela Molina, Carole Bouquet)

 


Punteggio assegnato al film: ***½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ****
Punteggio assegnato da voi: ****
 Cet obscur objet du désir
(1977) on IMDb

Recensione del 31/7/2006

 

 

Qualità video: buona.
Qualità audio: discreta.
Lingue: Italiano e Francese Mono 2.0
Sottotitoli: italiano per non udenti
Formato video: 1.66:1  4/3
Extra significativi: un articolato commento di Fernaldo Di Giammatteo e alcune schede di testo sul regista e gli interpreti principali.



COSA MI E' PIACIUTO: è un film divertente perché alla fine tutti gli sforzi che si compiono per cercare di capire la simbologia oscura di Buñuel (il sacco, gli animali...) vengono ripagati con la consapevolezza che non c'è niente da capire, o quantomeno niente che si possa identificare oggettivamente, mentre invece quello che l'autore vuol davvero farci comprendere è espresso con la massima semplicità. Il borghese Mathieu è soltanto infastidito nella sua quotidianità dalle notizie degli attentati che infuriano in tutto il paese, e questo perché sono gli stessi giornali che lui legge distrattamente a mettere in prima pagina le lamentele sugli aumenti dei prezzi, e nelle pagine interne le notizie sulle stragi. Raro caso di un personaggio interpretato da due attrici diverse, non in epoche diverse della sua storia. In un paio di circostanze l'attrice cambia da un'inquadratura all'altra nella stessa sequenza. Non si tratta di un'idea a priori di Buñuel, ma c'era da sostituire la rinunciataria Maria Schneider, e non sapendo scegliere fra la Bouquet e la Molina decise di tenerele entrambe. Il gioco è risolto così bene che col passare delle sequenze non ci si stupisce più dell'avvicendamento continuo. Molto brave tutte e due, comunque. Fernando Rey immenso nel rendere la monomania del suo personaggio con un mare di sfumature. C'è una scena in cui la comicità è affidata al colore: la stanza dove Mathieu predispone il primo appuntamento con l'illibata Conchita è esageratamente bianca: le tende, la tappezzeria, il letto, e a un certo punto arriva perfino il cameriere con un televisore portatile bianco.

COSA NON MI HA CONVINTO: qualche trascuratezza nei dettagli tecnici, come alcuni sporadici difetti di continuità nel montaggio, o i rumori di un cantiere grossolanamente in loop.


Ho visto Quell'oscuro oggetto del desiderio in francese con i sottotitoli in italiano.


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