SUSSURRI E GRIDA

TITOLO ORIGINALE Viskningar och rop
ANNO 1972
PAESE Svezia
REGIA Ingmar Bergman
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Liv Ullmann, Ingrid Thulin, Harriet Andersson, Kari Sywan, Erland Josephson
DURATA - FOTOGRAFIA 87' - colore
PRODUTTORE DVD BIM - QMedia per Ciak
Sussurri e grida (Viskningar och rop) - Ingmar Bergman (Liv Ullmann, Ingrid Thulin, Harriet Andersson)

 

 

Sussurri e grida (Viskningar och rop) - Ingmar Bergman (Liv Ullmann, Ingrid Thulin, Harriet Andersson)
Sussurri e grida (Viskningar och rop) - Ingmar Bergman (Liv Ullmann, Ingrid Thulin, Harriet Andersson)
Sussurri e grida (Viskningar och rop) - Ingmar Bergman (Liv Ullmann, Ingrid Thulin, Harriet Andersson)
Sussurri e grida (Viskningar och rop) - Ingmar Bergman (Liv Ullmann, Ingrid Thulin, Harriet Andersson)

 


Punteggio assegnato al film: *****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ****½
Punteggio assegnato da voi: *****
 Viskningar och rop
(1972) on IMDb

Recensione del 10/4/2005

 

 

Qualità video: molto buona nelle scene luminose, fra cui le due sole brevi sequenze girate all'aperto, ma non entusiasmante in quelle più scure, con dominanti verdi e blu abbastanza palesi, un'evidente mancanza di vigore dei neri, e in generale una certa sgranatura.
Qualità audio: la traccia svedese è buona.
Lingue: Svedese e Italiano 2.0 Dolby Digital (Dual Mono)
Sottotitoli: italiano
Formato video: 1.33:1  4/3 secondo la fascetta, ma non è vero. A occhio e croce direi che è un 1.85:1 16/9.
Extra significativi: due brevissimi inserti: una presentazione di Piera Detassis, direttore di Ciak, e due interviste a Bergman e Fellini, nelle quali ciascuno di loro parla con ammirazione e affetto dell'altro.

Ho acquistato il dvd in edicola. Pensavo che la collaborazione QMedia-Ciak a proposito della Collezione Bergman si limitasse all'uscita dimostrativa de Il posto delle fragole, ma questo passo ulteriore mi fa sperare in una distribuzione nelle edicole dell'intera serie. Sarebbe una gran bella cosa.



COSA MI E' PIACIUTO: sarò masochista, ma non posso non apprezzare la durezza spietata di Bergman nel costringerci a condividere la sofferenza dei suoi personaggi. L'agonia di Agnes è descritta con un realismo che è ai limiti del sopportabile, e la tentazione di cercare il telecomando per "uscire dalla stanza" è sempre in agguato. L'acuminata violenza dei dialoghi non è meno aggressiva delle scene fisiche, ma si tratta della consueta sincerità totale che nel cinema di Bergman è una norma, e alla quale pertanto siamo felicemente abituati. La morte di Agnes, fra tutte quelle rappresentate non ellitticamente, è la più poetica che io abbia mai visto al cinema. E lo scontro-incontro fra Karin e Maria, nell'istante in cui tacciono le voci ed è il violoncello di Bach a parlare per loro, suscita in me un'emozione incontenibile. Domina il colore rosso (Bergman disse che tutti i suoi film possono essere pensati in bianco e nero, eccetto questo). La fotografia è di stupefacente bellezza, e ricorderò soprattutto una delle inquadrature iniziali, con gli abiti bianchi delle tre donne che assistono la malata nella stanza rossa, il volto di Maria (Liv Ullmann) al cospetto dell'amico medico, e le due scene in cui Anna, la governante, consola come farebbe una madre la povera Agnes, che possono essere non indegnamente paragonate a due Madonne col bambino del Rinascimento italiano. Le attrici (gli uomini qui fanno da contorno, quasi dei fantasmi a dispetto della loro banale fisicità) sono prodigiose per sensibilità e intelligenza. Io penso che certe cose potrebbe dirle in maniera efficace solo la Thulin, sembrerebbe che Bergman le abbia scritte pensando a lei.

COSA NON MI HA CONVINTO: per quanto mi riguarda assolutamente nulla, ma spero di aver fatto capire che non è un film adatto a tutti.

Ho visto Sussurri e grida in svedese con i sottotitoli in italiano.


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Nota sulle immagini