COSA MI E' PIACIUTO:
è un puro e semplice film comico. Il titolo chilometrico si riferisce
a un certo tipo di pubblicazioni in forma di domande e risposte che
andavano per la maggiore giusto in quegli anni. Nonostante l'unico obbiettivo,
che è quello di far ridere, non sia del tutto raggiunto, c'è
una battuta nel primo episodio che qualcuno tempo fa in un programma
televisivo prese ad esempio per spiegare la differenza fra comicità
e umorismo: Woody Allen fa il buffone (letteralmente, è un buffone
di corte), con battutacce, smorfie e ammiccamenti, poi, nel momento
in cui non riesce a trovare il modo di aprire la cintura di castità
della regina mentre sta arrivando il sovrano, dice: "Sbrighiamoci,
sennò arriva il Rinascimento e ci mettiamo tutti a dipingere".
L'episodio più riuscito è l'ultimo, nel quale una squadra
di spermatozoi si appresta ad entrare in azione. Ma non mancano le occasioni
di divertimento anche in altre parti, come quella del medico (G. Wilder)
che si innamora di Daisy, una pecora armena, o come negli episodi sul
travestimento e sullo scienziato pazzo.
COSA NON MI HA CONVINTO: rimane il più sgangherato fra i primi
film di Woody Allen ("quelli comici"). L'episodio recitato
in italiano è realizzato con un'approssimazione insolita nel
nostro. Il problema scompare nella versione doppiata, ma l'episodio
rimane fiacco e banale.
Ho visto Tutto quello che avreste voluto sapere
sul sesso... in inglese con i sottotitoli in italiano.
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