COSA MI E' PIACIUTO:
la Loren e Mastroianni sono fantastici. Sophia Loren in particolare
recita mostrando la piena consapevolezza del senso drammatico di ogni
singola parola che dice, sembra quasi che i dialoghi se li sia scritti
lei, o addirittura se li inventi al momento. Dialoghi che peraltro sono
perfetti, persino nei "rumori di fondo" delle discussioni
a tavola, nel finale, segno di un'accuratezza maniacale nella scrittura.
Eccellente la ricostruzione del clima dell'epoca, senza alcuna caricatura
(esito rarissimo), ottenuta nella sostanza più che negli arredi
o nei vestiti (comunque impeccabili), e aiutata da un uso del colore
che si richiama ai film di Tati (i bambini che giocano in cortile non
ricordano le prime e le ultime inquadrature di Mon oncle?)
nel suo tendere al bianco e nero. La storia è molto tenera,
e la critica al fascismo non è affatto generica, ma è
anzi assai precisa nell'individuarne i peccati. Molto indovinata la
colonna sonora costituita dalla radiocronaca dell'adunata in onore di
Hitler in visita a Roma. Del resto i primi 5' di film, dopo i titoli,
sono occupati da un cinegiornale autentico che ricorda l'evento (e che
ispirò Chaplin per il suo Dittatore: si veda la scena
della stazione).
COSA NON MI HA CONVINTO: qualche situazione è un po' troppo dilatata
nel tempo. Vedere l'attrice che interpreta una tipica portinaia romana
parlare in un'altra lingua mentre è inquadrata in primo piano
mi ha dato fastidio. Credo che sia canadese, e i canadesi hanno partecipato
alla produzione, ma poteva essere inquadrata da più lontano,
come è stato fatto col marito della protagonista, pure lui interpretato
da un attore canadese.
Ho visto Una giornata particolare in
italiano.
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