Perché gli arbitri di porta devono essere giovani come l'arbitro principale?

 

Non voglio per il momento discutere l'utilità di questi arbitri aggiuntivi. C'è chi li ritiene ormai indispensabili (i dirigenti arbitrali), e chi li considera inutili (alcuni giocatori anche importanti si sono espressi in tal senso).

La loro funzione principale è quella di verificare se il pallone ha varcato la linea di porta (ma mi chiedo perché alcuni di loro restano con le ginocchia piegate in posizione che richiama vagamente quella dei lottatori di sumo, per non dire di peggio, anche quando l'arbitro ha già convalidato il gol e il pallone sta già tornando verso centrocampo). Tuttavia dànno anche una mano nell'individuazione di eventuali comportamenti punibili in area di rigore, per esempio sui corner.

La cosa certa è una: stanno fermi. E allora perché non impiegare arbitri di grande valore che hanno smesso per raggiunti limiti d'età? La prestanza atletica non serve più, e servirebbe invece molto la loro esperienza. Capisco che magari un giovane arbitro da corsa potrebbe sentire il peso della personalità di un Collina o di un Agnolin e magari lasciargli la responsabilità di tutte le decisioni più importanti, ma basterebbe eliminare le gerarchie fra gli arbitri impiegati in una partita. L'arbitro "in movimento" diventerebbe appunto l'incaricato di coprire tutta la zona fra le due aree, e agli arbitri di porta si potrebbe dare un fischietto e potrebbero per esempio decretare un rigore senza prima dover parlare con il collega.

 

 

 

 

 


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