1. MILANO - VERCELLI
114,3 km - disl. 173 m
Mappa realizzata grazie a Runtastic e Openstreetmap
Per venire incontro alla mia intenzione di partire piuttosto presto, l'Amsa ha mandato due uomini a smontare e portar via un armadio dei miei dirimpettai. Ecco che, pertanto, le braccia di Morfeo che mi avevano sorprendentemente accolto prima delle due, mi hanno respinto un'ora più tardi, e io ho dovuto ricominciare da capo, solo che a quel punto Morfeo era impegnato. Per ripicca, sono partito soltanto alle 8:22, un po' tardino. Il cielo è coperto, ma se non piove va benissimo. L'imbocco del Naviglio Grande è un po' difficoltoso, a causa di lavori in corso sia alla Darsena sia all'inizio dell'alzaia. La ciclabile che hanno costruito lungo tutto il Naviglio Grande, anche sul ramo di Turbigo, è molto bella, ma gli costava tanto mettere dei cartelli per segnalare quando passa dalla riva sinistra alla destra o viceversa? Comunque vi si affacciano ville e cascine di varie epoche e di indubbio fascino, per esempio a Cassinetta di Lugagnano, Robecco, Bernate. Il distacco dalle automobili si esaurisce purtroppo a Turbigo, dove bisogna pur passare il Ticino e quindi in Piemonte, e il ponte è uno solo. Mezzo km dopo, tuttavia, c'è una deviazione sulla sinistra che consente di raggiungere Galliate su strade più che tranquille, passando per il sorprendente Santuario del Varallino. Si chiama così perché è un'imitazione, in piccolo, di quello di Varallo Sesia. La parte interessante è l'interno, tutto circondato da cappelle in cui le statue a dimensione naturale, sullo sfondo degli affreschi, creano una singolare situazione tridimensionale. Gli affreschi valgono più delle statue, in sé. Gli affreschi della cupola sono particolarmente spettacolari, ma anche nelle cappelle si possono osservare dettagli mirabili. Siamo alla periferia di Galliate, il cui centro, dominato dal Castello Sforzesco, si raggiunge in breve. La giornata si è fatta improvvisamente calda. Da Galliate si arriva al capoluogo, Novara, in circa 8 km. Ivi visito San Gaudenzio e il Broletto, e poi mi affretto perché ora invece si stanno appropinquando i temporali. A San Pietro Mosezzo mi fermo sotto un portico, dotato di comoda panchina, perché comincia a piovere. Aspetto un quarto d'ora, benché il piovasco non sia aggressivo, ma ho ragione, perché poi troverò strade semiallagate fino a San Nazzaro Sesia, dopo Biandrate (ove non ho avuto il coraggio di chiedere dove fosse la sede dell'Agnusdeiquitollispeccatamundi). L'Abbazia di San Nazzaro ha un aspetto singolare all'esterno, e un bel chiostro cinquecentesco. Piove. Da lì a Vercelli il passo è relativamente breve, su strade attorniate dalle verdissime risaie (ha partecipato anche un bell'arcobaleno completo). Tirando le somme, questa prima giornata non è andata male, rispetto al solito. Niente mal di stomaco, solo un po' di stanchezza negli ultimi 10 km. Per domani purtroppo è previsto maltempo.
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