25. BADIA TEDALDA - RAVENNA
114,6 km - disl. 236 m
Mappa realizzata grazie a Runtastic
Fra ieri sera e questa mattina ho avuto un estremo rigurgito d'orgoglio, e ho pensato che forse avrei potuto tentare almeno un avvicinamento alle Dolomiti, nella speranza di una svolta climatica in extremis. Ma poi ho pedalato tutto il giorno nella luce livida di questa falsa estate, tra pioviggini e refoli di aria autunnale, e ho lasciato perdere. Come ricordavo, la discesa del Passo di Viamaggio non è esattamente una discesa. Ci ripensa un po' troppe volte, anche se non ci sono strappi impegnativi. Il paesaggio è interessante, anche se i suoi colori possono soltanto essere immaginati, a causa di questa luce balorda. Sant'Arcangelo di Romagna, in cui avevo fatto una tappa nel mio primo ciclogiro, è un notevole borgo con mura imponenti e viuzze delimitate da case fiorite. Raggiungo direttamente la riviera all'altezza di Bellaria, e poi mi affido al navigatore per arrivare a Ravenna senza farmi stritolare dai camion. Riesco ad arrivare a Classe in tempo per una visitina a Sant'Apollinare. La cassiera ha problemi con la stampa del biglietto; nel frattempo io vado a prendere la borsa fotografica e... bong, iniziano i Vespri, sicché posso entrare senza biglietto. Segnalo che è permesso fotografare all'interno, ma senza flash né cavalletto. A Ravenna mancano poco più di 5 km. Di stretta misura, è stata la tappa più lunga di quest'anno, ma non per questo fra le più difficili, anzi.
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