1. MILANO - CASTEL SAN GIOVANNI
120,7 km - 312 m disl.
Mappa realizzata grazie a Runtastic
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Ciclogiro Clodiano 2017, la rivincita. Dopo i sostanziali fallimenti degli ultimi due anni, ho cominciato a lavorare a questo giro nello scorso settembre, occupandomi degli itinerari e dell'assetto dei bagagli attraverso infinite prove, e allenandomi, per la prima volta nella mia vita, in modo quasi serio: 2000 km da settembre all'inizio di giugno, alternando uscite lunghe ad altre più brevi ma con probanti difficoltà altimetriche (più volte Monticello Brianza, Montevecchia, il per me inedito Lissolo - che poi Lissolo è un paese, non il nome di un passo, ma noi ciclisti abbiamo il vezzo di aggiungere l'articolo davanti al nome dei paesi che si trovano in cima a una salita, quindi IL Lissolo come LO Stelvio). Inoltre ho introdotto nelle mie abitudini quotidiane la pesata mattutina. Lo scorso settembre ho scoperto casualmente che la bilancia che usavo da anni mi faceva gentile omaggio di 5 kg, sicché, senza saperlo, ero arrivato a pesare 85 kg (sono alto 1,78). Sono sceso, alla partenza per questo Ciclogiro, a 77 kg. Altro cambiamento epocale è avvenuto nel mio corredo fotografico: ho abbandonato dopo decenni il sistema reflex per abbracciare quello mirrorless, passando da un corredo Nikon ad uno Fuji. Non me ne sono pentito. La bicicletta è sempre la Cube Kathmandu 2012. Ho uno zaino, quasi vuoto, dal peso complessivo di 3 kg scarsi, una borsa al manubrio (Vaude con attacco Klickfix), due borse laterali anteriori (Ortlieb). Nulla sul portapacchi posteriore, ma avendo poi nel corso del viaggio, come spiegherò più avanti, optato per il trasferimento delle due borse dal portapacchi anteriore a quello posteriore, mi sento di confermare che l'unica cosa che conta è il peso complessivo, perché il peso del ciclista è sempre talmente preponderante, che la distribuzione dei bagagli non incide in misura percettibile. L'unica regola che posso confermare in base all'esperienza di due anni fa è che lo zaino non deve superare i 3,5 kg di peso, altrimenti l'afflusso di sangue ai muscoli delle gambe diminuisce perché aumenta quello richiesto dai muscoli del busto e delle spalle.
Tappa numero 1: MILANO - CASTEL SAN GIOVANNI (PC)
Lunghezza: 120,7 km - Dislivello: 312 m
Andatura media: 13,91 kmh - Temperatura media: 31,7
Per valutare l'andatura media occorre tener conto di tutte le situazioni in cui la bicicletta viene condotta a mano. In condizioni normali, pianura su asfalto e senza vento, il mio passo si aggira sui 20-23 kmh. La temperatura media è calcolata in base alle misurazioni effettuate dal mio ciclocomputer, che è piazzato al centro del manubrio e quindi percepisce quello che percepisco io.
Punti d'interesse: la Martesana e le località che vi si affacciano (Cernusco, Gorgonzola, Inzago), Cassano d'Adda, Rivolta d'Adda, il canale Vacchelli, Lodi, Lodivecchio, Sant'Angelo Lodigiano
Gradimento: ***
Difficoltà: ***/**** (soprattutto a causa del caldo)
NOTE: giornata torrida. Lungo l'Adda, nel primo pomeriggio, la temperatura è rimasta sempre sopra i 35°, con un alto tasso di umidità. E' così che ho potuto finalmente constatare, in modo inequivocabile, che i miei problemi di stomaco del primo giorno sono strettamente legati al caldo. L'organismo non assorbe correttamente i liquidi assunti, e lo stomaco non li smaltisce poiché è spaventato dalla temperatura insolitamente elevata, quindi reagisce tenendosi l'acqua per sé. Primi problemi con l'itinerario: i "suggerimenti" del Data Center Sigma (software associato al mio ciclocomputer), basandosi sulle cartine OpenStreetMap, che vengono aggiornate dagli utenti, sono a volte clamorosamente sbagliati, e quindi già oggi è capitato un paio di volte di sciupare chilometri su sterrato per trovarsi di fronte a sbarramenti invalicabili o a tracce ormai riguadagnate dalla natura selvaggia.
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