20. LORETO APRUTINO - CARAMANICO TERME
79,4 km - 1922 m disl.
Mappa realizzata grazie a Runtastic
Giornata indimenticabile, e non in positivo. Già arrivare a Catignano non è stato facile, perché un tratto della strada suggeritami dal gentilissimo proprietario dell'albergo era inibito alle biciclette. Il motivo non mi è chiaro. Forse troppi cinghiali? Comunque ho sfidato il divieto, non avendo alternative, ed è andata bene. Giunto a Brittoli, ho ripreso l'itinerario originale, ma poco prima del paesino di Peschiole avrei dovuto prendere una deviazione a destra verso Pescosansonesco che o non ho visto, o che più probabilmente non c'era. Da Peschiole è iniziato un tratto di circa 7 km decisamente impraticabile, percorso tutto a piedi, che assomigliava più ad un esercizio alpinistico che a un percorso ciclabile. Un interminabile asperrimo saliscendi su terra, sassi, erba, radici, sabbia, misteriosamente indicato da tutti i navigatori in mio possesso come strada percorribile in automobile. A un certo punto, per nulla sicuro di poterne uscire, ho meditato di sedermi sul posto e di lasciarmi morire lì. Non credevo infatti che sarebbe passato nessuno nei mesi successivi, e non avevo nessuna intenzione di tornare sui miei passi. Invece alla fine sono pervenuto a una stradina addirittura asfaltata, che ha inaugurato un percorso ondulatissimo ma quanto meno inscritto nella civiltà. Essendo però già piuttosto tardi, e mancando più di 20 km all'arrivo, ho pensato di telefonare all'albergatore per annunciare il mio ritardo. Lui mi ha consigliato di fare una certa strada, perché quella più breve era segnalata in pessime condizioni. Ho seguito volentieri il suo consiglio, ma all'imbocco ho trovato un cartello che preannunciava un'interruzione per frana al km. X. Sostituire la X con una macchia indistinta. Non essendoci anima viva nei dintorni a cui chiedere maggiori dettagli, sono tornato indietro e ho deciso di prendere la strada che avevo previsto io. Ma anche qui mi sono imbattuto in uno sbarramento che mi ha costretto a scegliere una terza via, più lunga e altrettanto dissestata. Ho affrontato gli ultimi 15 km nel buio più totale lungo una strada senza segnaletica né orizzontale né verticale. La mia bici ha delle buone luci, ma a un certo punto ho cominciato a soffrire di allucinazioni. In un paesino a 7-8 km dall'arrivo due anziani signori mi hanno rassicurato sulla percorribilità dell'ultimo tratto, ma mi hanno raccomandato di fare attenzione ai cinghiali. Figuriamoci se ero in grado di vedere i cinghiali: non riuscivo a distinguere nemmeno la strada. Probabilmente c'era anche un problema di disidratazione, perché nello stesso paese sono riuscito finalmente a riempire la mia borraccia ad una fontanella, e almeno le allucinazioni sono scomparse. Ancora qualche ostacolo finale (scale lungo il percorso suggerito dal Tomtom) e verso le 23 sono arrivato all'hotel. Troppo tardi per mangiare qualcosa, ma prima di dormire ho annullato tutte le prenotazioni per gli alberghi successivi, ripromettendomi di non ripetere più l'esperienza della pianificazione totale dei posti di tappa. Ho dovuto pagare soltanto tre penali per le disdette tardive, di cui una parziale.
Tappa numero 20: LORETO APRUTINO - CARAMANICO TERME
Lunghezza: 79,4 km - Dislivello: 1922 m
Andatura media: 9,01 kmh - Temperatura media: 32,7
Punti d'interesse: Civitaquana con la sua antica chiesa. I paesaggi erano belli, come sempre, ma per una volta avevo altro di cui occuparmi.
Gradimento: **
Difficoltà: ****
NOTE: il paese di Pescosansonesco è stato inserito nei miei itinerari ciclogirensi una mezza dozzina di volte, ma evidentemente vi è installato un campo di forza che ogni volta mi respinge.
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