Andatura media: 9,8 kmh - Media complessiva: 6,7 kmh
Temperatura media: 26,9 °C
La Val Vigezzo mi è ovviamente famigliare, dato che sono stato concepito lì. E' una valle deliziosa, sia paesaggisticamente che per l'eleganza dei borghi che la punteggiano. C'è un bel sole, ma anche parecchio vento (contrario, ça va sans dire). Il percorso nella valle si svolge in parte sulla strada principale, in parte su strade secondarie, ma anche la prima è poco trafficata. Il programma prevedeva l'arrivo a Macugnaga, ai piedi del Monte Rosa, ma il suddetto vento contrario, che col passare delle ore andava rinforzando, mi ha dissuaso. Domodossola non è solo la D di sé stessa, ma ha anche un bel centro storico che merita una passeggiata tranquilla col naso all'insù. Interessante anche la chiesetta di San Bartolomeo, in uno spazio isolato alla periferia di Villadossola. Dopo si percorre, per strada secondaria, la Val d'Ossola fino a Omegna, che ha il grande merito di aver dato i natali a Gianni Rodari.
Punti d'interesse: la Val Vigezzo e i suoi borghi, fra i quali Santa Maria Maggiore è il più importante; Domodossola; Villa d'Ossola; la Val d'Ossola con i borghi di Megolo e Anzola; Omegna.
Gradimento: ***
Difficoltà: **/***
NOTE: è in questa terza giornata che comincio a chiedermi se queste modalità di viaggio rispondano ancora in modo ottimale ai miei desideri. Nei primi ciclogiri, diciamo fino a metà degli anni '90, mi portavo appresso, compresi la bicicletta e me stesso, un peso complessivo di 85 kg. Quest'anno sono quasi 120, e ci sono stati anni ancora più "pesanti". Invidio un po' tutti quelli che sfrecciano leggiadri al mio lato con le loro biciclette da corsa, ma del resto, non avendo un'ammiraglia al seguito, non ho alternative al mio pachidermico pellegrinaggio. Forse...