COSA MI E' PIACIUTO:
è tutto preparato con gli ingredienti tipici del film d'azione,
e poggia sulla stessa idea di base de I
sette samurai, che è quella di una comunità rurale
(qui formiche) minacciata da bande di briganti (cavallette), che va
alla ricerca di guerrieri che possano proteggerla (insetti da circo);
battaglia finale e vittoria dei contadini (le formiche). Banale? No,
perché se questa è la trama, l'ordito è fatto di
una miriade di trovate brillantissime, che spesso stupiscono per il
semplice motivo che dopo esserci abituati all'antropomorfismo veniamo
spiazzati da accadimenti che sono normalissimi per degli insetti quali
avevamo dimenticato che fossero. Per esempio: la goccia d'acqua di un
temporale per una formica è come un meteorite. Una foglia sul
cammino perfettamente rettilineo che porta al formicaio è motivo
di sconcerto, e ci vuole un caporale che convinca i portatori che "il
rametto del '93 era molto peggio". E una minestra si vede da un
altro punto di vista... battuta nel ristorante in città: "Cameriere,
sono nella mia minestra!". Morale semplice ma non demagogica. Particolarmente
felice la traduzione della psicologia infantile in una realtà
entomologica (gli alunni della seconda elementare...). Qualità
tecnica superlativa, bravi gli attori americani.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
Ho visto A Bug's Life in inglese con i sottotitoli
in italiano.
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