TRE COLORI: FILM BLU

TITOLO ORIGINALE Trois Couleurs: Bleu
ANNO 1993
PAESE Francia - Polonia
REGIA Krzysztof Kieslowski
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Juliette Binoche, Benoît Régent, Florence Pernel, Charlotte Véry, Emmanuelle Riva
DURATA - FOTOGRAFIA 94' - a colori (il blu soprattutto...)
PRODUTTORE DVD mk2
Film blu (Trois Couleurs: Bleu) - Kieslowski

 

 

Film blu (Trois Couleurs: Bleu) - Kieslowski: Juliette Binoche
Film blu (Trois Couleurs: Bleu) - Kieslowski
Film blu (Trois Couleurs: Bleu) - Kieslowski: Juliette Binoche
Film blu (Trois Couleurs: Bleu) - Kieslowski: Juliette Binoche

 


Punteggio assegnato al film: *****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****½

Recensione del 28/8/2006

 

 

Qualità video: quasi sempre molto buona, con qualche raro problema di sgranatura e rumore cromatico sugli sfondi uniforni in penombra. I neri sono ottimi, invece.
Qualità audio: ottima. Peraltro il sonoro è di fondamentale importanza in questo film.
Lingue: Francese 5.1 Dolby Digital
Sottotitoli: -
Formato video: 1.85:1 16/9
Extra significativi: Kieslowski spiega alla moviola una scena del film (quella del flautista e della zolletta di zucchero che s'impregna di caffè); intervista a Juliette Binoche (solo audio sulle immagini del film), molto bella. Altre interviste a Jacques Witta, montatore, e Marin Karmitz, produttore.

Cofanetto di 3 dischi, in una bellissima confezione, acquistato in Francia (da noi non era ancora uscito e non ho saputo aspettare). L'equivalente italiano, che si basa sugli stessi materiali, con l'aggiunta, ovviamente, della nostra lingua, è edito dalla Bim.



COSA MI E' PIACIUTO: dal punto di vista realizzativo è la perfezione assoluta. La scena del riflesso nell'occhio di Julie è uno dei più grandi virtuosismi che io abbia mai visto in un film. Tutto ciò che potrebbe essere blu lo è: la cartellina lasciata dal marito di Julie, i sonagli, la carta del lecca-lecca e lo stesso lecca-lecca, la piscina, il furgone che passa sullo sfondo di Julie quando insegue l'amante del marito, le pareti delle stanze, e così via. Altro elemento ricorrente: il nero assoluto che segue l'improvviso prorompere della musica nella testa di Julie negli istanti in cui la realtà da cui tenta in tutti i modi di estraniarsi la riacciuffa. La fotografia e la composizione della scena raramente seguono degli standard. In ogni momento succede qualcosa che potrebbe avere un secondo significato: non sempre ce l'ha, ma l'importante è che ne dà sempre l'impressione. La musica è un elemento strutturale, e diventa protagonista anche visivamente nella lettura delle partiture (perfettamente a tempo). Il finale, che ricorda quello del Decalogo 2, spiega figurativamente tutto il senso del film, mostrandoci la generosità di Julie attraverso tutte le persone che ne beneficiano, e che sono viste come se fossero in un grande acquario. E' una scena che, anche se sembra impossibile, dura cinque minuti ed è montata a mo' di un lungo piano-sequenza, con una serie di neri di passaggio. Juliette Binoche, che passa dal pianto a un sorriso appena accennato nel chiudere la sequenza testé citata ed il film, è un'artista di statura inarrivabile.

COSA NON MI HA CONVINTO: -


Ho visto Film Blu in francese, ovvero nella lingua originale.


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Nota sulle immagini