LA LEGGE DELL'OSPITALITA' (Accidenti, che ospitalità!)

TITOLO ORIGINALE Our Hospitality
ANNO 1923
PAESE Usa
REGIA Buster Keaton, John G. Blystone
GENERE Comico
ATTORI PRINCIPALI Buster Keaton, Natalie Talmadge, Joe Roberts
DURATA - FOTOGRAFIA 73' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Stonevision
Accidenti che ospitalità! (Our Hospitality) - Buster Keaton

 

 

Accidenti che ospitalità! (Our Hospitality) - Buster Keaton
Accidenti che ospitalità! (Our Hospitality) - Buster Keaton
Accidenti che ospitalità! (Our Hospitality) - Buster Keaton
Accidenti che ospitalità! (Our Hospitality) - Buster Keaton

 


Punteggio assegnato al film: ****½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ****
Punteggio assegnato da voi: ****
 Our Hospitality
(1923) on IMDb

Recensione del 12/9/2006

 

 

Qualità video: più che accettabile.
Qualità audio: commento musicale recente di buona fattura e ben registrato
Lingue: cartelli originali in inglese
Sottotitoli: -
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: sullo stesso disco c'è anche il film La palla numero 13 (Sherlock jr.)

Il titolo del dvd è Buster Keaton Volume 1, facente parte di una collana di cinque dvd reperibile anche in Italia.



COSA MI E' PIACIUTO: il film è diviso sostanzialmente in quattro parti: un prologo drammatico, il viaggio, l'incontro-scontro con i Canfield, la fuga. Il registro drammatico, insolito per Keaton, è adoperato con insospettato vigore, grazie all'impiego espressivo delle luci e della composizione delle inquadrature. Il viaggio è trattato secondo il registro del comico d'osservazione: il giovane McKay (Keaton) si reca alla stazione con un bicicletto (siamo in pieno '800) e prende un treno che sembra fatto di carta. In questa fase inserisce alcune gags geniali, come il vecchio che tira le pietre al macchinista ricevendo in cambio la legna per il fuoco, o come l'asino che pascola sulle rotaie e non si vuole spostare. Spostano le rotaie per aggirarlo e solo allora se ne va. Nella terza parte subentra l'elemento satirico che dà il titolo al film. La scena, reiterata, della donna maltrattata dal marito che si scaglia contro Keaton perché cerca di difenderla è una frecciata ante-litteram ai moderni sedicenti portatori di democrazia: ogni comunità ha le proprie regole. Dura lex sed lex. La parte finale è un pezzo di bravura del Keaton acrobata che lascia col fiato sospeso. La sequenza di congedo è come sempre tenera e spiritosa.

COSA NON MI HA CONVINTO: dei due titoli italiani con i quali il film è uscito da noi, "La legge dell'ospitalità" è certamente più appropriato dell'altro.

CURIOSITA': Buster Keaton e Natalie Talmadge erano marito e moglie, e il bimbo di un anno che si vede all'inizio è Buster Keaton jr, loro figlio. In un ruolo secondario c'è anche Joe Keaton, padre di Buster e nonno di Buster jr.

Ho visto La legge dell'ospitalità con i cartelli in inglese originali.


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