ZATOICHI

TITOLO ORIGINALE Zatoichi
ANNO 2003
PAESE Giappone
REGIA Takeshi Kitano
GENERE Azione
ATTORI PRINCIPALI Takeshi Kitano, Tadanobu Asano, Michiyo Ookusu, Gadarukanaru Taka, Daigoro Tachibana, Yuuko Daike
DURATA - FOTOGRAFIA 111' - colore
PRODUTTORE DVD Dolmen
Zatoichi - Takeshi Kitano

 

 

Zatoichi - Takeshi Kitano
Zatoichi - Takeshi Kitano
Zatoichi - Takeshi Kitano
Zatoichi - Takeshi Kitano

 


Punteggio assegnato al film: **½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***

Recensione del 20/11/2004

 

 

Qualità video: ottima
Qualità audio: ottima (mi riferisco alla traccia giapponese)
Lingue: Italiano Dolby Digital 5.1 e dts, Giapponese 2.0
Sottotitoli: in italiano per non udenti
Formato video: 1.85:1  16/9
Extra significativi: nulla


COSA MI E' PIACIUTO: Kitano è simpaticissimo e il suo cinema è sempre ricco di trovate, a volte volutamente stupide, che però fanno sempre ridere. Qui ripete in una chiave diversa il procedimento, già adottato in Dolls, di unire tre storie che alla fine si avvicinano fino a saldarsi nel tip-tap collettivo del finale festoso (dopo tutto quel sangue...). Io da Kitano accetto tutto, e non so quante volte ho pensato durante la visione di questo film: e questo cosa c'entra?, per poi deviare regolarmente su un indulgente: e perché no? Kitano mischia tutto: i generi, le storie, e anche le musiche: più di una volta si odono contemporaneamente la colonna sonora e il suono di uno strumento nelle mani di un protagonista. Sembra Ives! Benché i risultati estetici di Dolls restino di un altro pianeta, anche qui ogni tanto affiora il gusto di Kitano per l'invenzione pittorica (ricordiamo che è anche un pittore): la sequenza del "nipote" che esce di casa con l'ombrello rosso e per alcuni istanti non si capisce se la macchina da presa sia piazzata di fianco alla porta o al di sopra del tetto, è un bel numero di illusionismo. In generale, la qualità della fotografia è rimarchevole.


COSA NON MI HA CONVINTO: ribadisco che da Kitano accetto qualsiasi cosa, e nel complesso mi sono divertito, ma ciò non toglie che se confronto Zatoichi con i suoi film più importanti non è che ne esca benissimo. La parte centrale è un po' inchiodata, e tutti quei combattimenti, con gli ettolitri di sangue (digitale) che sgorgano dalle ferite, alla lunga finiscono per annoiarmi. Per i miei gusti, Zatoichi rappresenta nell'opera di Kitano ciò che in quella di Kurosawa è identificabile ne La sfida del samurai.

Ho visto Zatoichi in giapponese con i sottotitoli in italiano.


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Nota sulle immagini