AURORA

TITOLO ORIGINALE Sunrise
ANNO 1927
PAESE Usa
REGIA Friedrich Wilhelm Murnau
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI George O'Brien, Janet Gaynor, Margaret Livingston
DURATA - FOTOGRAFIA 90' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Bim
Aurora (Sunrise) - Murnau

 

 

 
Aurora (Sunrise) - Murnau
Aurora (Sunrise) - Murnau
Aurora (Sunrise) - Murnau
Aurora (Sunrise) - Murnau

 


Punteggio assegnato al film: ****½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½

Recensione del 9/12/2005

 

 

Qualità video: è il risultato di un restauro, ed è un buon risultato.
Qualità audio: colonna sonora moderna di ottima qualità acustica.
Lingue: cartelli in inglese ...
Sottotitoli: ... con sottotitoli obbligatori in italiano
Formato video: 1.33:1 4/3
Extra significativi: un documentario di quasi 40' sul successivo film di Murnau, "4 Devils", ricostruito attraverso le poche tracce rimaste, tra sceneggiatura, foto di scena e disegni; alcune scene di Aurora, presentate come tagli, anche se in realtà si tratta, a parte una brevissima sequenza tratta dai primi secondi del film, di scene realmente presenti di cui si spiega la genesi tecnica, nonché di una scena girata come piano-sequenza che nel montaggio definitivo viene frammentata.




COSA MI E' PIACIUTO: "la canzone di due esseri umani" è il suo titolo alternativo. Più che una canzone, è un poema sinfonico diviso in tre parti, drammatiche quelle estreme, serena e vivacemente umoristica quella centrale, senza soluzione di continuità nel passaggio fra i vari segmenti. L'oscuro dramma gravido di tristi presagi del prologo si dissolve come per incanto nel gioioso viaggio in città dei due sposi, viaggio che si trasforma improvvisamente in tragedia. La tragedia però ha una coda in modo maggiore, luminoso come l'aurora che avvolge nel suo abbraccio finale, anche in senso visuale, i due protagonisti. Il film è ricco di virtù figurative (vinse un Oscar per la fotografia), con invenzioni talora spettacolari, talaltra poetiche: sovraimpressioni, dissolvenze, giochi di luci e di ombre, fantasmagorici fondali, scenografie oniriche. Perfino le didascalie partecipano agli effetti speciali. La storia avvince e commuove grazie alla sua semplicità e alla sincerità che la ispira. Alcuni elementi essenziali, come il ricongiungimento fra gli sposi, il viaggio in città, l'acqua, lo avvicinano a un altro capolavoro di quegli anni, L'Atalante di Vigo, che molto opportunamente la Bim e la Fox hanno associato ad Aurora e a Les enfants du Paradis in un bellissimo cofanetto.

COSA NON MI HA CONVINTO: nulla. Aurora è considerato da diversi storici del cinema l'ultimo grande capolavoro del cinema muto. Non sarei in grado di esprimere un giudizio altrettanto categorico, ma quando riuscirò ad approfondire meglio la mia conoscenza di quegli anni di cinema, probabilmente non mi sorprenderà il fatto di trovarmici d'accordo.

Ho visto Aurora nell'unica versione disponibile, con i cartelli in inglese sottotitolati in italiano.


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