TAPPA 8 : ST-RÉMY-DE-PROVENCE - LUNEL

 

 

95,3 km - Dislivello: 400 metri - Gradimento: ****

 

Esco subito per una strada che già avevo fatto nel '99, che dapprima conduce ad ammirare Les Antiques, e poi mi porta, dopo aver superato due colli, il primo, dolce, attorno ai 200 mt di quota, il secondo più breve ma più secco, fino ai piedi de Les-Baux (1, 2, 3, 4). Sei anni fa il borgo non mi aveva fatto una grande impressione, invece questa volta mi è piaciuto, vai a capire il perché. Molti turisti, fra cui diversi giapponesi. A Fontvieille compro una cartina della Francia meridionale, per capire come suturare l'itinerario privato della sua parte spagnola. Passo accanto all'Abbazia di Montmajour, che vorrei anche visitare, ma ci sono due turiste tedesche su autovettura tedesca che tengono uno strano comportamento. Quando arrivo stanno per partire, ma non appena faccio per abbandonare la bicicletta si fermano e tornano indietro. Io torno alla bici e loro fanno per ripartire, io fingo di avviarmi di nuovo all'abbazia e loro si fermano di nuovo. Cos'è, qualche gioco nuovo? Decido di lasciarlo giocare a loro, rimonto sulla bicicletta e me ne vado ad Arles, dove, nonostante sia ormai ora di pranzo e il sole picchi duro, di gente in giro ce n'è parecchia, soprattutto turisti. Arles (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11) è molto bella, non solo per i suoi monumenti: è proprio una città di atmosfera, sintesi ideale della città d'arte provenzale.

 

 

 

 

 

 

 

Anche Nîmes (1, 2, 3) è bella, ma soprattutto per i suoi monumenti romani, mentre il resto della città è più ordinario. La strada che unisce i due centri (stavo per dire provenzali, ma in realtà Nîmes è in Linguadoca) sale di un centinaio di metri ed è piuttosto noiosa. E noiosa continua imperterrita ad esserlo anche dopo, verso Montpellier. Intuendo le difficoltà legate al sabato sera, comincio a cercare l'albergo fin da Uchaud, e ho successo solo alla quinta richiesta, alle porte di Lunel, anticipando di pochi secondi grazie a uno scatto bruciante una coppia di turisti americani e aggiudicandomi così l'ultima camera disponibile. Ha viaggiato con me, attaccato a una borsa, un grosso bruco, tanto bello quanto peloso. Me ne sono accorto solo al momento di scaricare i bagagli. L'ho rapidamente imboscato in una tasca dei pantaloncini per non gettare nel panico l'impiegata alla reception, soprattutto per non correre il rischio che mi negasse la camera con discutibili motivazioni anti-animaliste.


St-Remy-de-ProvenceLes BauxLes BauxLes BauxLes BauxMontmajourArlesArlesArles
ArlesArlesArlesArlesArlesArlesArlesArlesNimes
NimesNimes

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