CICLOGIRO 2005 - 11 giugno - 18 luglio (38 tappe - 4106 km)

 

 

TAPPA N.1 - MILANO - ASTI, 143,5 km, disl. 200 m ** (8 foto)
TAPPA N.2 - ASTI - CUNEO, 122,3 km, disl. 550 m *** (9 foto)
TAPPA N.3 - CUNEO - TENDE, 60,9 km, disl. 1500 m ***½ (8 foto)
TAPPA N.4 - TENDE - NICE, 83,9 km, disl. 1300 m ** (2 foto)
TAPPA N.5 - NICE - LA GARDE, 105,5 km, disl. 1750 m ** (4 foto)
TAPPA N.6 - LA GARDE - MANOSQUE, 104,7 km, disl. 1200 **** (12 foto)
TAPPA N.7 - MANOSQUE - ST.-REMY-DE-PROVENCE, 107 km, disl. 450 m **½ (5 foto)
TAPPA N.8 - ST.-REMY-DE-PROVENCE - LUNEL, 95,3 km, disl. 400 m **** (20 foto)
TAPPA N.9 - LUNEL - CLERMONT-L'HERAULT, 105,3 km, disl. 250 m *** (14 foto)
TAPPA N.10 - CLERMONT-L'HERAULT - ST-SERNIN-SUR-RANCE, 114,5 km, disl. 1500 m *** (13 foto)
TAPPA N.11 - ST-SERNIN-SUR-RANCE - TOULOUSE, 137,7 km, disl. 800 m ***½ (25 foto)
TAPPA N.12 - TOULOUSE - AGEN, 111,1 km, disl. 250 m *** (9 foto)
TAPPA N.13 - AGEN - LA REOLE, 77,5 km, disl. 100 m *½ (6 foto)
TAPPA N.14 - LA REOLE - BLAYE, 100,6 km, disl. 500 m *** (35 foto)
TAPPA N.15 - BLAYE - SAINTES, 91,2 km, disl. 400 m *** (15 foto)
TAPPA N.16 - SAINTES - FONTENAY-LE-COMTE, 108 km, disl. 750 m *** (22 foto)
TAPPA N.17 - FONTENAY-LE-COMTE - NANTES, 137,4 km, disl. 850 m *½ (2 foto)
TAPPA N.18 - NANTES - CAMOEL, 91,4 km, disl. 250 m *** (16 foto)
TAPPA N.19 - CAMOEL - LE BONO, 74,1 km, disl. 250 m ****½ (31 foto)
TAPPA N.20 - LE BONO - QUIMPERLE', 87,2 km, disl. 250 m *** (30 foto)
TAPPA N.21 - QUIMPERLE' - QUIMPER, 62,1 km, disl. 300 m *** (14 foto)
TAPPA N.22 - QUIMPER - LAMPAUL-GUIMILIAU, 111,6 km, disl. 1100 m ***½ (25 foto)
TAPPA N.23 - LAMPAUL-GUIMILIAU - LANNION, 64,9 km, disl. 550 m ** (18 foto)
TAPPA N.24 - LANNION - ST-BRIEUC, 97,8 km, disl. 700 m ****½ (33 foto)
TAPPA N.25 - ST-BRIEUC - DINAN, 95,7 km, disl. 600 m *** (38 foto)
TAPPA N.26 - DINAN - AVRANCHES, 122,5 km, disl. 500 m *** (16 foto)
TAPPA N.27 - AVRANCHES - CAEN, 115,3 km, disl. 1200 m *** (2 foto)
TAPPA N.28 - CAEN - ROUEN, 131,9 km, disl. 800 m *** (16 foto)
TAPPA N.29 - ROUEN - AMIENS, 117,8 km, disl. 850 m ***½ (43 foto)
TAPPA N.30 - AMIENS - LAON, 131,4 km, disl. 700 m ** (16 foto)
TAPPA N.31 - LAON - CHALONS-EN-CHAMPAGNE, 108,3 km, disl. 550 m *** (33 foto)
TAPPA N.32 - CHALONS-EN-CHAMPAGNE - JOINVILLE, 96,3 km, disl. 450 m ** (3 foto)
TAPPA N.33 - JOINVILLE - LANGRES, 91,9 km, disl. 600 m **½ (12 foto)
TAPPA N.34 - LANGRES - DOLE, 113,5 km, disl. 550 m **½ (22 foto)
TAPPA N.35 - DOLE - OYONNAX, 124,8 km, disl. 1100 m *½ (5 foto)
TAPPA N.36 - OYONNAX - LA LECHERE, 154,8 km, disl. 800 m **½ (2 foto)
TAPPA N.37 - LA LECHERE - VERRAYES, 134,6 km, disl. 1950 m *** (3 foto)
TAPPA N.38 - VERRAYES - MILANO, 171,5 km, disl. 350 m ** (1 foto)

 

 

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Appena terminato il Ciclogiro 2004, ero già convinto che quest'anno avrei fatto un giro lungo, sulla falsariga del viaggio del 1999 (42 giorni, di cui 40 di bici, e 4400 km). Dovevo solo decidere che cosa tagliar fuori dall'itinerario abnorme progettato in primavera: la parte della Spagna cui avevo rinunciato nel 1999 a causa di una tallonite, o la Bretagna e la Normandia, dal cui vento impetuoso ero stato respinto nel 2003? La mattina dell'11 giugno non avevo ancora preso una decisione: avrei lasciato il responso alla strada, e al mio istinto di improvvisatore.

La bicicletta è sempre la stessa, una rarissima Bianchi Spillo K55 amaranto, valore commerciale dell'usato prossimo allo zero, ma non ne ho mai viste altre uguali, quindi si può ben definire rarissima. Cambiano però le borse: le Longoni dell'anno scorso hanno ballato una sola estate, perché le cuciture saltavano solo a guardarle troppo intensamente, le cerniere lampo si inceppavano con lodevole regolarità, nuovi buchi si aprivano ovunque in modo misterioso. Alla fine del viaggio non sapevo più cosa fosse rimasto delle borse originali, e che cosa invece fosse frutto dei miei disperati interventi di sarto maldestro. In gennaio ho comprato un set di borse molto simili alle Longoni, però rosse con finiture nere, costruite con materiali diversi: soprattutto sembrano molto più robuste ed affidabili. La strada confermerà la mia impressione iniziale. Le produce la Leadermind, un'azienda toscana specializzata nella fabbricazione di queste borse da viaggio per le due ruote. Una volta disposte sul portapacchi, non si spostano di un millimetro. Il peso di questi bagagli, tutto compreso, risultava alla partenza di kg 13,3. Idem all'arrivo, visto che non mi hanno rubato niente e non ho perso pezzi per strada.

Composizione delle borse: laterale sinistra: un sacchetto di plastica contenente una borsetta igiene-farmacia; una borsetta con quaderno, penna, caricabatterie (3), fogli con gli itinerari, pompetta piccina - acquistata in farmacia - per soffiar via la polvere dal sensore della fotocamera); l'Xdrive, per la copia giornaliera delle foto, nella sua custodia. Un secondo sacchetto di plastica contenente i ricambi di biancheria (poca roba, perché nella prima borsetta citata c'è un pezzo di sapone di Marsiglia per il bucato). Nella tasca mediana: una busta con le tavole delle cartine geografiche (ho comprato degli atlanti con la rilegatura ad anelli, smembrandoli e portando meco solo i fogli che mi servivano). Nella tasca posteriore: manicotti (proteggono sia dal sole che dal freddo), soprascarpe e guanti impermeabili. Borsa laterale destra: un sacchetto con gli abiti da sera (non lo smoking, ma comunque roba scura e leggera), compreso un maglione di pile, e una maglia da bici di ricambio; un sacchetto con il necessario per la riparazione della bicicletta: chiavi fisse, a brugola, una pinza, due levagomma, un tiraraggi, un cacciavite normale e uno a stella, una confezione formato penna stilografica di olio lubrificante, l'adattatore per gonfiare le gomme presso le stazioni di servizio, tre camere d'aria, 4 pattini dei freni di ricambio, uno straccio. Tasca intermedia: razione alimentare d'emergenza (nel mio caso albicocche secche, cui ho fatto ricorso il penultimo giorno proprio perché mi scocciava averle portate per niente). Tasca posteriore: chiavi di casa, fazzoletti di carta. Bauletto centrale: borsa con il materiale fotografico, k-way, mantellina a poncho, e alimenti comprati in giornata (nella fattispecie leggasi: baguette, il vero motivo per cui torno così spesso in Francia).

La novità più importante è rappresentata dal corredo fotografico: ho acquistato una reflex digitale, la Nikon D70, e ho integrato il mio parco ottiche con un Tokina 17 mm e con un Sigma 70-300 APO II (al posto del Nikkor 200 AI che con la digitale funziona a patto di rinunciare all'esposimetro).

Ho dimenticato nulla? Allora si parte.

 

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