L'itinerario di oggi era molto simile a quello
di ieri, per ambiente (vigneti e vigneti, inframmezzati da alcuni vigneti)
e clima (cielo coperto, fresco, ventilato il giusto, luce un po' gnecca,
se posso usare un lombardismo). Ho fatto una bella chiacchierata con
un anziano bottegaio che è pure uscito dal negozio per vedere
la mia bici, e mi ha mostrato una cartina con l'itinerario del Tour
de France. Non lo incrocerò. A Saintes gli albergatori sono gentilissimi
e cerimoniosi. La signora afferma con convinzione che qualche tempo
fa ha avuto una cliente milanese che si chiamava Kolombo, con la K.
Dubito che non si sia trattato di un malinteso. La città è
interessante, soprattutto grazie ad alcuni notevoli monumenti, fra cui
la Cattedrale, che è la copia in grande delle varie chiese viste
nei paesi fra ieri e oggi, fra cui è da segnalare quella di St-Fort,
con i musi equini sulla cornice del portale (174).
La gente di qui è eccezionalmente gioviale e disponibile. Stasera
ho mangiato benissimo, ma in tempi lunghissimi: un'ora e 58 minuti.
Credo che sia il record di tutti i ciclogiri.