Nel pomeriggio ho pensato a una nuova ricetta:
il Colombo in umido. Si prende un cicloturista di Milano; dapprima lo
si fa rosolare al sole di Provenza, lo si insaporisce con un po' di
Bordeaux, poi lo si mette in una Bretagna, lasciandocelo circa una settimana,
e il Colombo in umido è pronto. Stamattina ha cominciato a piovere
proprio mentre lasciavo l'albergo, ha concesso qualche tregua fino al
primo obbiettivo di giornata, Cap Frehel, e poi giù secchiate
fino all'arrivo. L'uscita da Saint-Brieuc non è facilissima,
perché il cartello che disimpegna il ciclista dalla superstrada
proibita è collocato a beneficio di chi marcia contromano. Io
un ciclista che va contromano su una superstrada non lo vedo molto bene.
Comunque bisogna seguire l'indicazione per Rennes e poi passare davanti
a un ospedale. Cap Frehel, preannunciato, al livello del mare, da Sables
d'Or-les Pins, è davvero spettacolare. Il cielo gonfio di nubi
gli dona tantissimo. Fin lì ho marciato a favore di vento, dopo
l'avrò contro. E piove, a tratti molto forte. Strada vallonatissima.
Arrivo a Dinan poco dopo le 17 e mi rifugio nel primo albergo che trovo.
L'unica schiarita di oggi mi viene offerta all'uscita dalla pizzeria,
e così posso sfruttare l'ultima luce per visitare un po' la bella
Dinan e per scattare qualche foto crepuscolare. A proposito di pizzeria,
in Francia quasi sempre la pizza è fatta con il gruviera al posto
della mozzarella. Sarà un problema di approvvigionamento, o pensano
davvero che sia meglio?