Uscendo da Cuneo per la strada che costeggia
la ferrovia, entrando poi nel centro di Roccavione e proseguendo per
Robilante, si evitano alcuni tratti di statale, che peraltro non è
particolarmente trafficata. A Vernante (1,
2) le
case sono affrescate con illustrazioni della favola di Pinocchio, tutte
opere di uno stesso pittore che le ha dipinte in anni assai recenti.
Non è vera arte, mi pare di poter dire (ma che ne so io che riesco
a malapena a disegnare una casa come i bimbi delle elementari, altro
che affrescarla), ma l'iniziativa ha reso il borgo allegro. A Limone
Piemonte (1000 m) sosta-merenda, e da lì comincia la vera salita.
Dopo meno di 6 km appare all'orizzonte l'ingresso del tunnel, il cui
accesso è vietato alle biciclette. Poco prima, un tornante sulla
destra delinea invece la nostra strada. I primi 1500 metri sono i più
duri, poi la strada continua, un po' più dolcemente, su per bei
pascoli fioriti. A quota 1500 metri piove un po', smette dopo cinque
minuti e non ci riproverà più, per oggi, ma in cambio
mi avvolge un gran nebbione. A circa un km dal colle, la strada prosegue
diritta e ben asfaltata, ma dopo 200 metri diventa una carrareccia molto
sassosa. Salgo per circa un chilometro. La visibilità è
di una decina di metri, forse meno. Ma come, mi chiedo, ci è
appena passato il Giro d'Italia, era tutta bella asfaltata, perché
mai l'hanno smantellata? Dopo un po' la strada comincia a scendere.
Il mio altimetro segna solo 1850 metri: non è possibile. Torno
indietro, e scopro che la vera strada del colle era, dove io avevo proseguito
diritto, sulla destra, anche se il primo tratto dopo il bivio è
sterrato (ma è perché stanno lavorando). Maledetta nebbia
che mi ha nascosto gli ultimi tornanti, altrimenti in bella vista, e
maledetto altimetro che segnava 50 metri in meno. Infatti la strada
che avevo fatto prima arrivava poi anch'essa, in lieve discesa, al Colle
di Tenda (1,
2,
3).
Quota del colle: 1871 metri.
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Dalla parte francese non c'è nebbia,
ma il fondo stradale è disastroso; un cartello al termine della
salita che consigliava il transito ai soli mezzi con 4 ruote motrici
non mi aveva allarmato abbastanza. Ieri sera in albergo mi avevano detto
che c'era qualche tratto sterrato. La realtà è che c'è
qualche raro tratto asfaltato, e male, e tutto il resto è uno
sterrato sassosissimo e pieno di solchi. Scendo più a piedi che
in bici: qui ci voleva una mtb. Incrocio un ciclista su mtb, e due motocrossisti
scatenati. Ecco spiegati quei solchi profondi sui numerosi tornanti.
Il paesaggio comunque è molto bello, e questo colle lo consiglio
senz'altro. Nel primo chilometro di discesa, mentre procedevo a piedi,
mi si è parata davanti una grossa marmotta. Si è fermata
per una quindicina di secondi a guardarmi, e mentre io cercavo con mosse
felpate di impadronirmi della fotocamera, se n'è andata. Tornato
sulla statale, molto bella e ben asfaltata, ho deciso di fermarmi a
Tende (1,
2, 3).
Dopo cena ne percorro le viuzze antiche, da tipico borgo ligure dell'entroterra.
Proprio una bella cittadina.
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